Spotify, il CEO attacca Apple e Google: hanno il controllo sul web

Daniel Ek, CEO di Spotify, sferra un nuovo attacco a giganti della tecnologia come Apple e Google: l'appello al governo UK.

Nel corso di una intervista concessa al Financial Times, il CEO di Spotify Daniel Ek ha invitato il governo del Regno Unito a “dare una prova di leadership” limitando il dominio di Apple e Google, due colossi che ostacolano la concorrenza. Secondo l’imprenditore svedese, i due colossi tech statunitensi sarebbero “sia arbitri che giocatori”.

Senza troppi giri di parole, Ek ha accusato Apple e Google di controllare il modo in cui “quattro miliardi di consumatori accedono a Internet in tutto il mondo”. Il suo commento dimostra il suo essere favorevole all’approvazione della legge sui mercati digitali (Digital Markets, Competition and Consumers Bill, DMCC), attualmente in fase di esame in parlamento.

«Trovo sia folle che due società [Apple e Google] controllino essenzialmente il modo in cui oltre 4 miliardi di consumatori accedono a Internet in tutto il mondo. Non solo dettano le regole, ma competono anche direttamente con chi fornisce servizi», ha dichiarato il CEO di Spotify.

Per Ek, il Regno Unito ha ora la possibilità di farsi valere, di mostrare la propria leadership, di prendere una decisione che sia favorevole anche per gli sviluppatori. Riferendosi alle commissioni sulle vendite in-app che i developer devono pagare ad Apple, l’imprenditore svedese ha affermato:

Le aziende in concorrenza con Apple sono costrette a pagare commissioni sulle vendite in-app. Ecco perché è anti-concorrenziale. Sempre più sviluppatori si stanno rendendo conto che Apple è un competitor.

Questo non è il primo attacco che Ek sferra ad Apple. Già in passato il volto di Spotify aveva apertamente criticato le politiche di App Store, che – a conti fatti – concedono ad Apple un enorme vantaggio sulla concorrenza.

Per quanto riguarda la DMCC, se approvata darebbe all’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati il potere di imporre multe salatissime a tutte le grandi aziende (Apple e Google comprese) che violano le regole stabilite.

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