Telex: l’esperimento di Automattic per portare l’AI nello sviluppo di WordPress

WordPress ha annunciato Telex, un ambiente sperimentale che sfrutta l’intelligenza artificiale per generare blocchi Gutenberg a partire da semplici prompt in linguaggio naturale. Presentato da Matt Mullenweg al WordCamp US 2025, Telex permette di caricare i blocchi sotto forma di plugin.
Telex: l’esperimento di Automattic per portare l’AI nello sviluppo di WordPress

WordPress, la piattaforma open source che alimenta oltre il 40% dei siti Web a livello mondiale, ha presentato un nuovo strumento sperimentale che segna un passo importante nell’integrazione tra intelligenza artificiale e sviluppo Web: Telex. Annunciato da Matt Mullenweg, cofondatore di WordPress e CEO di Automattic, durante il WordCamp US 2025, Telex si propone come un ambiente di sviluppo assistito dall’AI per la creazione di blocchi Gutenberg personalizzati, scaricabili come plugin e caricabili sia su un sito WordPress sia all’interno di WordPress Playground.

Che cos’è Telex e come funziona

Telex nasce come uno strumento di “prompt-based coding”, ispirato a servizi già noti come V0 e Lovable, ma sviluppato specificamente per WordPress. L’utente non deve scrivere codice manualmente: è sufficiente descrivere in linguaggio naturale il tipo di blocco desiderato. Telex interpreta la richiesta, genera il codice necessario in circa uno-due minuti e lo restituisce in un file ZIP pronto per essere installato.

Ad esempio, con il prompt “Un pulsante che si anima al clic”, Telex produce un blocco che include un pulsante con effetti visivi e di espansione. Se le funzionalità generate non sono sufficienti, è possibile richiedere modifiche aggiuntive attraverso la toolbar di Telex, ottenendo un aggiornamento del codice.

Il flusso tipico prevede:

  • Login con account WordPress.com.
  • Inserimento del prompt.
  • Attesa della generazione del codice.
  • Download del file ZIP.
  • Installazione del plugin su WordPress o su WordPress Playground.

Il blocco risultante si integra perfettamente nell’editor Gutenberg, comparendo tra i componenti disponibili.

Un progetto ancora sperimentale

Automattic definisce Telex un progetto “sperimentale” e consiglia di utilizzarlo soprattutto per test, prototipi o attività di apprendimento. Alcuni prompt complessi possono produrre errori di rendering o richiedere revisione manuale del codice.

Paolo Belcastro, membro del team di sviluppo di Automattic, ha mostrato come sia possibile creare mini-applicazioni interattive come un puzzle scorrevole, dimostrando che Telex non si limita a componenti semplici ma può esplorare scenari più articolati.

Visione strategica: AI e democratizzazione del publishing

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio: all’inizio del 2025 WordPress ha annunciato la creazione di un team dedicato allo sviluppo di soluzioni AI allineate alla missione del progetto.

Durante il keynote di Portland, Mullenweg ha ribadito come l’obiettivo resti quello di rendere l’editoria digitale più accessibile, abbattendo le barriere tecniche: “WordPress è nato per democratizzare la pubblicazione. Telex rappresenta un’estensione naturale di questa missione: rendere accessibili attività che un tempo richiedevano competenze di programmazione, con costi ridotti, in ogni lingua e usando un modello open source”.

Oltre Telex: esperimenti paralleli e prospettive

Mullenweg ha mostrato anche un secondo progetto AI sviluppato in poche ore durante il Contributor Day: un assistente di supporto per WordPress integrato direttamente nel browser. Inoltre, ha espresso interesse per Comet, il browser AI di Perplexity, immaginando futuri scenari di interazione tra WordPress e interfacce conversazionali avanzate.

Questi esperimenti suggeriscono che l’ecosistema WordPress si stia preparando a una fase in cui lo sviluppo, la gestione e l’assistenza ai contenuti saranno progressivamente mediati dall’AI.

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