Forte del suo stretto legame con OpenAI, diventato ancora più evidente dopo il rientro di Sam Altman alla guida dell’azienda, Microsoft sta progressivamente lanciando sempre più prodotti e servizi basati sui modelli generativi. Il nuovo Windows Terminal di Windows 10 e 11, come sappiamo, è l’evoluzione dello storico prompt dei comandi e consente, con un clic, di gestire tutte le principali interfacce testuali che si possono utilizzare con il sistema operativo Microsoft. Accanto alla possibilità di accedere al prompt dei comandi, a PowerShell, ad Azure Cloud Shell e alla shell di Linux con WSL (Windows Subsystem for Linux), Windows Terminal guadagna anche il supporto del chatbot Terminal Chat. Vediamo cos’è e come funziona.
A cosa serve l’integrazione di un chatbot simile a ChatGPT nella finestra del terminale di Windows 11
In un altro articolo abbiamo visto che è possibile programmare con ChatGPT: si può chiedere all’intelligenza artificiale di generare codice in uno specifico linguaggio di programmazione così da svolgere un determinato compito. ChatGPT, tuttavia, può essere utilizzato per generare comandi da inserire nella finestra del terminale (dal prompt dei comandi, nella finestra di PowerShell o su Linux…), spiegare e correggere eventuali errori, ricevere suggerimenti pratici.
Ecco quindi che Microsoft ha voluto aggiungere un chatbot simil-ChatGPT direttamente nella finestra del terminale di Windows: cliccando sulla freccia a destra delle schede aperte, si troverà la nuova voce Terminal Chat che, appunto, consente di ottenere comandi da utilizzare direttamente in Windows Terminal.
Quando l’utente seleziona un suggerimento fornito dall’intelligenza artificiale, l’applicazione permette di copiarlo e incollarlo direttamente in Windows Terminal. Nel caso in cui qualcosa non dovesse funzionare, il chatbot integrato in Windows Terminal propone anche comandi alternativi.
Chatbot integrato in Windows Terminal: come funziona Terminal Chat
Il chatbot che Microsoft sta portando al debutto in Windows Terminal è per il momento limitato agli utenti che installano una versione di anteprima (Canary) dell’applicazione: presto sarà esteso all’intera base di utenti.
Inoltre, al momento il meccanismo non utilizza il LLM (Large Language Model) di ChatGPT bensì Azure OpenAI, servizio non ancora disponibile per tutti (le API sono accessibili soltanto mediante invito). La situazione potrebbe cambiare nel prossimo futuro. Tuttavia, per adesso, gli utenti devono acquistare una chiave API per accedere ad Azure OpenAI. Ecco infatti, nell’immagine riprodotta di seguito, come si presentano le impostazioni di Terminal Chat.
La bellezza di Terminal Chat risiede nella sua reattività e adattabilità. Il sistema, sebbene non abbia ancora raggiunto la sua veste definitiva, consente di massimizzare la produttività offrendo un’interazione profonda e ottimizzata con la finestra del terminale di Windows.
L’ultima versione di anteprima di Windows Terminal, con il supporto per Terminal Chat, è scaricabile da questa pagina su GitHub.
Come spiega Christopher Nguyen, product manager Microsoft, gli utenti che volessero provare Terminal Chat devono dapprima creare una risorsa su Azure OpenAI quindi associarvi un modello generativo come GPT-3.5.