TikTok: si parla di split codice sorgente per un algoritmo solo USA

Reuters parla di un possibile split codice sorgente da parte di TikTok ma la piattaforma smentisce: cosa sta succendo?
TikTok: si parla di split codice sorgente per un algoritmo solo USA

La questione Stati Uniti e TikTok entra nel vivo con una battaglia legale dagli esiti incerti.

In questo clima di incertezza, risulta alquanto clamoroso un rapporto pubblicato dalla nota agenzia giornalistica Reuters. Secondo la stessa, infatti, ByteDance sarebbe a lavoro per creare una nuova versione dell’algoritmo della piattaforma, per adattare la stessa alle esigenze del mercato statunitense.

L’informazione, proveniente da fonti anonime, conferma come questo progetto potrebbe però richiedere ancora molto tempo per essere realizzato, con tempistiche che potrebbero superare l’anno. Secondo quanto vociferato, il nuovo codice sorgente si discosterebbe non poco da quello che attualmente regola TikTok.

Secondo le fonti contattate da Reuters, lo split del codice potrebbe costituire un primo passo verso la vendita della società.

Potenziale split codice sorgente di TikTok per una più facile vendita? La piattaforma smentisce

Nonostante ciò, dall’account ufficiale di X, arriva un tweet di TikTok che definisce il report di Reuters come “Fuorviante e di fatto inaccurato“.

Attraverso posta elettronica il portavoce di TikTok Michael Hughes ha fatto sapere il punto di vista della compagnia al sito The Verge. Per Hughes, infatti, gli sviluppatori stanno lavorando per migliorare TikTok ma ha fortemente smentito lo split del codice sorgente.

D’altro canto la sfida con il governo americano è ormai di lunga data. La vicinanza di ByteDance rispetto a Pechino, infatti, preoccupa non poco i politici americani che vedono tutto ciò come un enorme pericolo, anche in virtù dell’enorme diffusione del social network.

Nel frattempo, però, la piattaforma non si ferma, con sviluppatori pronti a trovare nuove soluzioni per renderlo ancora più efficace. Per esempio, giusto qualche settimana fa, è cominciato un progetto mirato a proporre contenuti video di una durata maggiore (anche 60 minuti). Ciò va in controtendenza rispetto allo storico di TikTok che deve gran parte della sua popolarità proprio alle clip di pochi secondi.

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