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La Commissione europea ha annunciato un nuovo pacchetto di misure che segna un momento cruciale nella protezione digitale dei minori, un tema sempre più centrale nell’agenda politica europea. “Garantire la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi online è di fondamentale importanza. Le piattaforme non hanno più scuse per continuare a mettere a rischio i bambini”, ha dichiarato la vicepresidente Henna Virkkunen, sottolineando l’urgenza di un intervento strutturato e innovativo per rispondere alle sfide poste dall’ecosistema digitale.
Identità dei minori online: il progetto pilota
L’iniziativa si distingue per l’introduzione di linee guida concrete e di un sistema di verifica dell’età conforme al Digital Service Act, rappresentando un vero salto di qualità rispetto alle misure adottate finora. Il progetto pilota partirà in cinque Paesi: Italia, Francia, Spagna, Grecia e Danimarca, coinvolgendo istituzioni, piattaforme e società civile in un percorso di collaborazione che punta a ridefinire gli standard di sicurezza per i giovani utenti del web.
Uno degli elementi più innovativi del nuovo pacchetto europeo è lo sviluppo di un’applicazione in grado di confermare la maggiore età degli utenti senza rivelare dati sensibili come identità specifica o data di nascita esatta. Questo sistema anticipa l’arrivo del portafoglio d’identità digitale europeo previsto per il 2026.
L’obiettivo è quello di offrire un meccanismo affidabile per limitare l’accesso ai contenuti riservati agli adulti, mantenendo un’attenzione assoluta alla privacy: nessun dato personale verrà tracciato e nessuna attività online sarà monitorata o ricostruita, stabilendo così un nuovo gold standard nella tutela dei dati dei minori.
Le linee guida non si limitano alla sola verifica dell’età, ma abbracciano una serie di problematiche che minacciano la sicurezza online dei più giovani. Un aspetto centrale è la lotta contro il design che crea dipendenza, fenomeno ormai diffuso che sfrutta meccanismi psicologici per aumentare il tempo trascorso sulle piattaforme. A tal proposito, la Commissione raccomanda la disattivazione di funzionalità come gli streak e le conferme di lettura per gli utenti minorenni, con l’obiettivo di limitare la pressione sociale e la compulsività nell’uso dei servizi digitali.
Identità, cyberbullismo, contenuti dannosi, contatti indesiderati
Sul fronte del cyberbullismo, le piattaforme dovranno implementare strumenti efficaci che consentano ai minori di bloccare altri utenti e impedire l’aggiunta a gruppi senza il loro consenso. Un altro punto chiave è il divieto di download o screenshot di contenuti pubblicati da minorenni, una misura pensata per ridurre il rischio di diffusione non autorizzata di informazioni personali e immagini sensibili.
Particolare attenzione è rivolta anche ai contenuti dannosi e ai contatti indesiderati. Le nuove regole stabiliscono che le piattaforme non dovranno riproporre ai giovani utenti materiali che questi ultimi hanno già scelto di non visualizzare, rafforzando così il controllo dei minori sui propri percorsi digitali. Per quanto riguarda i contatti indesiderati, l’impostazione predefinita di tutti gli account minorenni dovrà essere “privata”, con profili visibili solo agli amici e inaccessibili agli estranei.