Un carattere indiano manda in crash iOS e macOS: tutti i dettagli

Ci risiamo: i sistemi operativi Apple vanno in sofferenza quando si trovano a gestire caratteri appartenenti a lingue non latine. Era successo in passato e accade di nuovo oggi. Una patch è in arrivo ma il problema sembra davvero avere a che fare con le fondamenta su cui poggiano iOS e macOS.
Un carattere indiano manda in crash iOS e macOS: tutti i dettagli

Basta un semplice carattere per mandare in crash moltissime applicazioni iOS, macOS e l’intero sistema operativo.
Il problema non è nuovo: già in passato i sistemi operativi Apple si erano dimostrati non all’altezza della gestione di alfabeti non latini ponendo importanti interrogativi sulle modalità con cui sono stati sviluppati i componenti software che si occupano di gestire i dati ricevuti in input. L’ultimo in ordine di tempo è stato il problema battezzato chaiOS: chaiOS, un messaggio blocca iMessage: patch la prossima settimana.

In questo caso il carattere della lingua telugu, parlata in India da circa 70 milioni di persone, che riesce a mandare in crash Messages, WhatsApp, Facebook Messenger, Outlook for iOS, Gmail e Twitter è quello che riportiamo in figura:


In generale, comunque qualunque app interrompe il suo regolare funzionamento quando il carattere dovesse essere inserito in un TextField, una Label o una TextView, ovvero nei controlli per l’inserimento o la visualizzazione del testo impiegati in qualunque applicazione.

Apple ha confermato l’esistenza del problema e ha confermato che il bug sarà risolto con la distribuzione di un aggiornamento, nel più breve tempo possibile (senza attendere la distribuzione di iOS 11.3 prevista per la prossima primavera).

Nel caso di WhatsApp, per esempio, l’app va in continuamente in crash dopo la ricezione del carattere indiano e “si riprende” solo dopo la ricezione di nuovi messaggi oppure eliminando il messaggio “incriminato” da WhatsApp Web.
In alcune situazioni, però, i dispositivi Apple potrebbero andare in bootloop e risultare ripristinabili soltanto mediante un reset in modalità DFU.

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