VirtualBox 7.2: arriva la virtualizzazione ARM completa

VirtualBox 7.2 introduce miglioramenti significativi per la virtualizzazione su host ARM, una nuova interfaccia più intuitiva e accelerazione 3D sperimentale su Mac Apple Silicon, rendendo la piattaforma più veloce e versatile per sviluppatori e professionisti IT.

Con il rilascio di VirtualBox 7.2, Oracle porta la virtualizzazione open source a un nuovo livello, soprattutto per gli utenti ARM, settore fino a oggi trascurato. La nuova versione non si limita a migliorare le prestazioni: introduce una nuova interfaccia più intuitiva, sblocca la virtualizzazione ARM su host ARM e porta funzionalità avanzate come l’accelerazione 3D sperimentale su Mac Apple Silicon.

Con VirtualBox 7.2, supporto ARM finalmente completo

Il vero passo avanti della nuova release ha a che vedere con l’adozione dei chip ARM, segmento in cui VirtualBox era rimasto indietro rispetto a concorrenti come Parallels Desktop, VMware e UTM. A partire da VirtualBox 7.2 diventa quindi possibile:

  • Eseguire la virtualizzazione ARM su host ARM, inclusi Mac con chip Apple Silicon (M1 e successivi) e PC Windows ARM.
  • Beneficiare della virtualizzazione di Windows 11 per ARM in modo completo, grazie anche al supporto del pacchetto Guest Additions, essenziale per massimizzare l’integrazione e ottenere prestazioni avanzate.
  • Abilitare l’accelerazione video su host Linux x86 con supporto 3D abilitato, migliorando le prestazioni grafiche delle macchine virtuali.

Nonostante i progressi compiuti, è importante ricordare che la virtualizzazione ARM su host ARM garantisce prestazioni elevate solo con i sistemi operativi ARM. Emulare sistemi x86 rimane significativamente più lento sui dispositivi ARM, anche con le ultime ottimizzazioni.

Aggiornamenti specifici per macOS

Per i Mac con chip ARM, VirtualBox introduce un supporto sperimentale all’accelerazione 3D tramite DXMT, basato su Metal. Si tratta di una soluzione sostituisce il precedente tentativo inefficace con DXVK/MoltenVK.

Tuttavia, l’accelerazione 3D su Mac Intel risulta rimossa: chi dipende da questa funzionalità dovrebbe valutare con attenzione l’aggiornamento.

Interfaccia utente più accessibile

Uno degli aspetti più visibili di VirtualBox 7.2 è il restyling dell’interfaccia. I tradizionali menu “hamburger” (l’icona con tre linee parallele) appaiono ridisegnati per migliorare l’accessibilità.

Gli strumenti globali e quelli pensati per la gestione delle singole macchine virtuali sono accessibili mediante una barra verticale sulla sinistra. Le schede relative agli strumenti della macchina virtuale ora compaiono orizzontalmente sopra il pannello di destra.

Tutte modifiche che puntano a semplificare l’esperienza dell’utente, tradizionalmente considerata poco intuitiva in VirtualBox.

Miglioramenti e correzioni minori

Oltre alle novità principali, VirtualBox 7.2 introduce la virtualizzazione nidificata su CPU Intel, evita sporadici crash audio, fornisce supporto iniziale per i kernel Linux 6.16 e 6.17.

La nuova versione integra inoltre miglioramenti nell’installazione dei driver su Windows host, fix di bug legati a funzionalità specifiche della CPU e al logging, l’emulazione del controller NVMe è ora inclusa nel pacchetto open source base.

VirtualBox 7.2 è disponibile per Windows, macOS Intel e ARM, Linux, Solaris e Solaris 11 IPS. Gli utenti Linux possono attendere l’aggiornamento attraverso i repository ufficiali del proprio gestore pacchetti, mentre l’installer ufficiale può essere scaricato direttamente dal sito di Oracle.

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