VMware riporta i software nel "recinto" delle sue macchine virtuali

VMware ha rilasciato un aggiornamento per tutte le sue soluzioni per la virtualizzazione.

VMware ha rilasciato un aggiornamento per tutte le sue soluzioni per la virtualizzazione. L’operazione si è resa necessaria per sanare alcune vulnerabilità di sicurezza presenti nei vari prodotti per la creazione e la gestione di macchine virtuali.

La problematica più grave era stata messa a nudo a fine Febbraio: gli esperti di “Core Security” avevano diffuso la notizia della loro scoperta: “su sistemi host Windows, se si è configurata una cartella condivisa, accessibile dalla macchina guest (macchina virtuale), è potenzialmente possibile, per un programma in esecuzione sul sistema guest, guadagnare l’accesso al sistema operativo ospitante e creare o modificare file”.

I ricercatori di “Core Security” hanno raggiunto uno degli obiettivi che gli esperti si erano prefissi negli ultimi tempi: individuare delle metodologie che potessero permettere di stabilire se un processo sia operativo all’interno di una macchina virtuale o meno e se vi siano delle modalità per eseguire del codice sul sistema host, “fuggendo” dal contesto della “virtual machine” stessa.

Per risolvere la vulnerabilità e scongiurare il pericolo che un componente software dannoso possa “sfuggire” dalla macchina virtuale, viene suggerito di aggiornarsi alle più recenti versioni dei prodotti VMware. Ecco quelle recentemente rese disponibili: VMware Workstation 6.0.3, Workstation 5.5.6, Player 2.0.3, VMware Player 1.0.6, ACE 2.0.3, VMware ACE 1.0.5, Server 1.0.5 e VMware Fusion 1.1.1.

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