Wales: da cacciare a pedate chi specula su Wikipedia

Wikipedia, l'enciclopedia libera e collaborativa, sta rischiando grosso. Sul piatto c'è infatti buona parte della sua credibilità.

Wikipedia, l’enciclopedia libera e collaborativa, sta rischiando grosso. Sul piatto c’è infatti buona parte della sua credibilità.
Una vera e propria bufera si è infatti abbattuta sul sito web fondato dall’inglese Jimmy Wales dopo la scoperta di un presunto caso di corruzione. Alcuni esponenti di spicco di Wikipedia avrebbero percepito del denaro in cambio di un “posizionamento di favore” di alcuni articoli pubblicati sull’enciclopedia online. L’illecito sarebbero stato smascherato dagli stessi membri di Wikipedia che con un circostanziato resoconto documentano per filo e per segno l’accaduto. Il dito viene puntato contro Roger Bamkin e Max Klein che, dall’alto delle loro prerogative, avrebbero dato massima visibilità ad alcuni contenuti su espressa commissione di alcuni soggetti privati e pubblici.
Il caso più eclatante che emerge leggendo il testo della “denuncia” apparsa nelle stesse colonne di Wikipedia, è quello relativo ad alcuni articoli (ben 17) probabilmente commissionati dal Governo di Gibilterra a Bamkin. Tali contenuti sono stati resi ben visibili nella sezione “Lo sapevate che…” di Wikipedia ed il loro numero, per il mese in corso, è stato superato solamente dai pezzi riguardanti argomenti connessi alle Olimpiadi di Londra.

Wales è andato su tutte le furie anticipando di essere ben determinato ad avviare una serie di accertamenti per verificare come siano andate le cose. A questo punto, è infatti pacifico come i vertici di una realtà apprezzatissima com’è Wikipedia vogliano punire i colpevoli, rei di aver mercificato un’attività che non dovrebbe esserlo. Quanto avrebbero commesso Bamkin e Klein è stigmatizzato dagli editor di Wikipedia di tutto il mondo che vedono nel comportamento del duo un’evidente violazione al codice etico dell’enciclopedia collaborativa.

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