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WhatsApp risponde alle crescenti richieste degli utenti di maggiore chiarezza nella gestione delle informazioni private. Con la versione beta 2.25.17.8 per Android, Meta sta introducendo una nuova funzionalità denominata report di attività, un sistema innovativo che permetterà agli utenti di monitorare dettagliatamente il trattamento dei propri dati attraverso il sistema di Private Processing.
Cos’è il Private Processing
Il sistema di Private Processing, annunciato a fine aprile da Meta e ancora in fase di implementazione, rappresenta un passo avanti significativo nell’impegno di WhatsApp verso una maggiore trasparenza.
Questa tecnologia consente di elaborare i dati personali degli utenti in modo sicuro e conforme alle normative sulla protezione dei dati, offrendo un controllo senza precedenti su come le informazioni vengono trattate all’interno dell’app. L’obiettivo è fornire agli utenti strumenti chiari e accessibili per comprendere il funzionamento tecnico della piattaforma, rafforzando al contempo la fiducia nei confronti del servizio.
Attualmente in fase di test, questa funzionalità non è ancora disponibile per tutti i beta tester, ma gli screenshot diffusi dal noto blog WABetaInfo anticipano un’interfaccia intuitiva integrata nelle impostazioni dell’app. Grazie a questa novità, gli utenti potranno generare resoconti dettagliati sull’elaborazione dei propri dati personali, verificando ad esempio come vengono gestite le informazioni durante l’uso di funzionalità avanzate basate sull’intelligenza artificiale. Tra i dettagli inclusi nei report figurano i protocolli di sicurezza adottati, il flusso tecnico delle elaborazioni e i dati condivisi all’interno dell’ambiente protetto.
Un esempio pratico di utilizzo riguarda la richiesta di riepiloghi dei messaggi non letti in una chat di gruppo: gli utenti potranno verificare come tale operazione venga effettuata nel pieno rispetto della privacy. Nonostante l’introduzione di questa funzionalità, WhatsApp garantisce che il principio fondamentale della crittografia end-to-end, che rappresenta uno dei pilastri della sicurezza della piattaforma, non sarà compromesso. La generazione dei report sarà infatti completamente opzionale, lasciando agli utenti la libertà di scegliere se usufruirne o meno.
Quando arriva il Private Processing
A fine aprile Meta ha annunciato l’arrivo del Private Processing “nelle prossime settimane”, quindi dovrebbe ormai mancar poco. I report scoperti da WABetaInfo sembrano confermare un arrivo imminente di queste funzioni, ma al momento non è possibile ipotizzare una data certa.