Per anni, l’ostacolo principale alla diffusione di Windows su architettura ARM non è stato l’hardware, ma la compatibilità software. Ed è risaputo che negli ultimi tempi Microsoft abbia deciso di investire pesantemente su Windows on ARM, grazie anche alla disponibilità di chip più performanti rispetto al passato, contraddistinti da consumi energetici eccellenti, e dall’ingresso di nuovi player (produttori hardware). I PC ARM ambiscono a diventare un’alternativa concreta e senza compromessi ai tradizionali sistemi x86: Apple l’ha fatto con i suoi Mac, Microsoft desidera fare qualcosa di molto simile presentandosi a una platea ancora più ampia.
L’arrivo di Windows 11 26H1 servirà per migliorare proprio l’esperienza su ARM, massimizzando il supporto per SoC come Qualcomm Snapdragon X2 Elite e Nvidia N1X.
Emulatore Prism ora supporta AVX e AVX2 su Windows ARM
Con l’ultimo aggiornamento dell’emulatore Prism, Microsoft compie però uno dei passi più importanti dalla nascita della piattaforma: introduce il supporto per le istruzioni AVX e AVX2 per le applicazioni x86.
Si tratta di un cambiamento tutt’altro che marginale, perché apre le porte a una nuova categoria di software professionali e ludici che, fino a oggi, semplicemente non potevano funzionare su Windows 11 basato su ARM.
Prism è il nuovo emulatore incluso in Windows 11 a partire dalla versione 24H2, progettato per permettere l’esecuzione di applicazioni x86 e x64 sui dispositivi ARM senza necessità di modifiche al software originale. In pratica, Prism fa da ponte tra il mondo x86/x64 delle applicazioni Windows tradizionali e l’architettura Arm64, garantendo che gli utenti possano usare le stesse app che già conoscono, anche su PC con SoC Sapdragon o altri chip ARM.
Come funziona Prism
Prism converte dinamicamente i blocchi di codice delle app x86/x64 in codice Arm64 durante l’esecuzione. Le app emulate non percepiscono di essere in esecuzione su Arm, a meno che non utilizzino API specifiche come IsWoW64Process2 o GetMachineTypeAttributes.
Per le app x86, Prism utilizza il layer WOW64, che gestisce filesystem e registry redirection, assicurando compatibilità completa. Per le app x64, invece, non c’è un layer WOW64: i binari di sistema sono compilati come Arm64X PE, caricabili sia dai processi x64 sia Arm64.
L’emulatore Microsoft di Windows 11 on ARM introduce miglioramenti significativi rispetto al passato:
- Traduzione just-in-time delle istruzioni x86/x64 in istruzioni Arm64 ottimizzate.
- Caching dei blocchi di codice tradotto, per ridurre il tempo di esecuzione nelle sessioni successive e migliorare le prestazioni.
- Supporto esteso per le istruzioni avanzate, come AVX e AVX2, cruciali per software professionale e giochi.
- Ottimizzazione specifica per i SoC Snapdragon X, ma disponibile su tutti i dispositivi Windows 11 on ARM.
L’emulazione supporta solo il codice in user mode: i driver e altri componenti kernel devono essere compilati nativamente per Arm64. Per ottenere le massime prestazioni, Microsoft consiglia comunque agli sviluppatori di creare una versione nativa ARM delle proprie app, così da sfruttare appieno le caratteristiche uniche dei dispositivi ARM.
Aggiornamento automatico, nessuna configurazione complessa
L’update di Prism, che introduce il supporto AVX/AVX2, è distribuito tramite Windows Update ed è già in arrivo per gli utenti di Windows 11 24H2 e 25H2.
Per le applicazioni x64, l’emulazione aggiornata è attiva automaticamente. Per gli eseguibili x86 a 32 bit, l’utente può abilitarla manualmente dalle impostazioni di compatibilità.
Nessun download separato, nessun tool aggiuntivo: l’evoluzione dell’emulazione si concretizza in modo trasparente attraverso il classico canale di aggiornamento di Windows.
Windows on ARM: da esperimento a piattaforma credibile
Quando Windows on ARM debuttò nel 2017, era percepito come una piattaforma acerba: prestazioni limitate, supporto scarso e poche applicazioni native. Oggi il quadro è radicalmente diverso:
- Hardware ARM competitivo anche in ambito PC.
- Molte applicazioni mainstream disponibili in versione nativa.
- Emulazione x86 sempre più matura e performante.
Con Prism, la distinzione tra un PC Intel/AMD e uno Snapdragon diventa sempre meno percepibile nell’uso quotidiano. In molti scenari, l’utente finale non ha più bisogno di chiedersi “girerà o no?”, una domanda impensabile solo pochi anni fa.