Windows 8.1 in versione finale il prossimo ottobre

La versione destinata ai produttori hardware (OEM) è già pronta ma quella appannaggio degli utenti finali non arriverà prima di metà ottobre.

La versione destinata ai produttori hardware (OEM) è già pronta ma quella appannaggio degli utenti finali non arriverà prima di metà ottobre. La release definitiva di Windows 8.1 che, secondo i piani di Microsoft dovrebbe permettere l’avvicinamento al nuovo sistema da parte di un più ampio numero di utenti, sarà accompagnata dal rilascio di alcuni nuovi prodotti hardware, a cominciare da dispositivi mobili equipaggiati con display da 7 e 8 pollici.

Nel nostro articolo Download di Windows 8.1: scaricare ed installare il nuovo sistema operativo. Le principali novità avevamo illustrato le principali novità del nuovo sistema operativo.
Nell’ultima versione non definitiva uscita dalle maglie di Microsoft, è apparso un elemento grafico aggiuntivo che – come accade in Windows Phone – può essere utilizzato per richiamare la barra delle applicazioni aggiuntiva di ciascuna applicazione.
Nella più recente release di Windows 8.1 è stata integrata una nuova applicazione per la gestione della posta elettronica contenente una barra laterale rinnovata. Attraverso di essa sarà più semplice accedere a categorie, cartelle e persone maggiormente contattate.
Al momento è stata rimossa l’integrazione con Facebook e Flickr per ciò che riguarda le foto mentre risulta già preinstallato Skype al posto dell’applicazione di messaggistica precedentemente inserita in Windows 8.

Come fanno notare diversi analisti, la nuova versione di Windows potrebbe essere utilizzata da Microsoft anche come strumento per aumentare i propri introiti pubblicitari. Le inserzioni saranno visualizzate a seconda delle preferenze dei singoli utenti attingendo anche ai dati reperiti in locale. Come ha confermato il general manager di Microsoft David Pann, infatti, gli inserzionisti potranno presentare le loro offerte affidandosi a Bing, Yahoo! e Windows Search.
Qualcuno, come Steven J. Vaughan-Nichols, già parla di una sorta di spyware integrato in Windows, una funzionalità che non dovrebbe essere attivata di default. Vi ricordate il polverone che sollevò la decisione di Mark Shuttleworth a proposito dell’integrazione di un meccanismo di ricerca molto simile nella distribuzione Linux Ubuntu (EFF critica Ubuntu 12.10 per le ricerche che vanno online)?
In questo caso si parla di un sistema operativo che non è certamente un software libero ma un passo falso potrebbe infastidire l’utenza, soprattutto dopo la massiccia campagna anti-Google che Microsoft ha recentemente messo in campo in materia di privacy (Microsoft accusa Google: Gmail non rispetta la privacy).

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