WSL 2: come cambierà con il rilascio di Windows 10 20H1

Qualche indicazione sulle novità che saranno introdotte in Windows 10 con l'integrazione di WSL 2.

Quasi sicuramente, Windows 10 20H1 ovvero il primo feature update del sistema operativo per quest’anno sarà distribuito con il numero di versione 2004.
La distribuzione del nuovo pacchetto di aggiornamento coinciderà con il rilascio di WSL 2, seconda incarnazione di Windows Subsystem for Linux, un componente che facilita l’esecuzione nativa di eseguibili binari Linux sul sistema operativo Microsoft.

Nell’articolo Linux in Windows: come, quando e perché utilizzarlo abbiamo visto come installare ed eseguire le varie distribuzioni del pinguino mentre nel successivo si è visto come avviare applicazioni Linux dotate di interfaccia grafica: Eseguire programmi Linux su Windows, anche con interfaccia grafica.

Con l’avvento di Windows 10 20H1, come abbiamo anticipato nell’articolo Microsoft presenta WSL 2: il kernel Linux va su Windows all’interno di una mini macchina virtuale, i tecnici Microsoft introdurranno un’importante novità: anziché usare un livello di compatibilità per convertire le chiamate dirette al kernel Linux in chiamate Windows, WSL 2 offrirà un sistema isolato mediante hypervisor Hyper-V.
Linux sarà di fatto virtualizzato in WSL 2 e utilizzerà un disco virtuale basato su file system ext4 impiegando il protocollo 9p per le interazioni con Windows.

È importante notare che WSL 2 e l’hypervisor di Windows potrebbero impedire il corretto funzionamento di altre soluzioni per la virtualizzazione, come quelle di VMware e Virtualbox. Ne abbiamo già parlato nel caso di Windows Sandbox: Sandbox, cos’è e come funziona quella di Windows 10 (vedere il paragrafo Compatibilità, interoperabilità e soluzioni alternative).

Con WSL 2, comunque, non si otterrà l’ultima versione del kernel Linux con tutti gli aggiornamenti più attuali. Microsoft ha infatti deciso di fare affidamento sulle release con supporto a lungo termine rilasciate su Kernel.org. Inizialmente, quindi, verrà adoperata la versione 4.19 del kernel Linux per poi passare alle LTS seguenti.
Microsoft, che ha fatto il suo ingresso in Open Invention Network, nella Open Source Initiative (OSI) e nella Linux Foundation ha applicato una serie di modifiche sul kernel Linux intervenendo sulla gestione della memoria e attivando il supporto per dispositivi specifici.
Ovviamente è bene non attendersi un supporto hardware sempre più ampio: Microsoft non sta sviluppando una distribuzione Linux ma sta solamente offrendo una via per caricare direttamente i file binari di Linux in ambiente Windows con un’attenzione particolare nei confronti degli sviluppatori che lavorano su applicazioni ospitate su sistemi Linux basati sul cloud.

Le unità virtuali WSL 2 saranno limitate a 256 GB: se si avesse necessità di più spazio basterà usare l’utilità diskpart integrata in Windows in modo da ridimensionare il file VHD in modo manuale.

Eseguire Linux ricorrendo a un hypervisor porta con sé diversi vantaggi: Microsoft può precaricare buona parte del sistema operativo in memoria prima della fase di boot riducendo drasticamente il tempo di avvio. L’obiettivo di WSL 2 è infatti quello di offrire una riga di comando Linux integrata in Windows capace di avviarsi in una manciata di secondi.
L’utilità wslconfig potrà essere usata per passare da un’installazione WSL 2 a WSL 1 e viceversa mentre l’assegnazione di un IP da parte dell’hypervisor consentirà comunque di avviare applicazioni dotate di GUI previa configurazione del DISPLAY environment.

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