Banda ultralarga, avanti tutta per Alcatel-Lucent

"Servono infrastrutture adeguate subito". Sono le parole di Roberto Loiola, presidente e amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia nonché responsabile dell'area centro-meridionale europea per la società parigina.
Banda ultralarga, avanti tutta per Alcatel-Lucent

Servono infrastrutture adeguate subito“. Sono le parole di Roberto Loiola, presidente e amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia nonché responsabile dell’area centro-meridionale europea per la società parigina.
Il numero uno di Alcatel-Lucent Italia ha voluto rimarcare come si stiano verificando profondi cambiamenti in molti comparti dell’economia. Tali mutazioni sono figlie dell’effetto combinato di dispositivi mobili, app, cloud computing e broadband: “le tecnologie hanno già mutato i mercati, i modelli di business, i servizi e i prodotti“, ha continuato Loiola.

La diffusione della banda larga e, soprattutto, di quella ultralarga è a questo punto conditio sine qua non. L’Italia per quel che riguarda l’indicatore connettività, cioè la diffusione di infrastrutture a banda larga, risulta penultima in Europa, al 27esimo posto su 28. Stessa posizione nell’uso di Internet.
Fanalino di coda, dietro il nostro Paese, c’è adesso solamente la Croazia.

Loiola sottolinea quindi come, in questo sconfortante quadro, non si possa assolutamente pensare di restare competitivi. Per la crescita della new economy fotografata dal Digital Economy and Society Index 2015 e dare un forte impulso alla crescita del nostro Paese è necessario portare a tutti la connettività ultrabroadband. Nel più breve tempo possibile.

Grazie ad alcune soluzioni presentate da Alcatel-Lucent sarà possibile, nel breve termine, velocizzare ulteriormente le connessioni in fibra ottica, comprese quelle erogate in modalità FTTC (Fiber-to-the-cab) ossia portando la fibra ottica fino all’armadio stradale e lasciando il collegamento in rame solamente per l’ultimo tratto, fino al modem dell’utente.

Telecom Italia sta investendo in via prioritaria proprio sull’ampliamento della rete in fibra FTTC pur avendo intenzione (stando alle ultime indiscrezioni) di coprire 40 città italiane, entro il 2017, in modalità FTTH (Fiber-to-the-home): Fibra ottica FFTH Telecom in 40 città entro il 2017).

Fastweb, in uno dei suoi comunicati più recenti (Copertura fibra ottica Fastweb: almeno 100 Mbps nel 2016), ha citato proprio la collaborazione con Alcatel-Lucent spiegando che, grazie all’utilizzo di un mix di tecnologie (Vectoring, GFast e VDSL Enhanced), sarà possibile rendere la banda ultralarga sempre più tale.

Grazie alle tecnologie di vectoring (semplificando, aiutano a risolvere problemi di diafonia tra le coppie; il vectoring è già supportato dai router dei principali operatori di telecomunicazioni e su molti altri apparecchi in commercio si attiva con un aggiornamento firmware) sarà possibile raggiungere i 100 Mbps in downstream su fibra ottica e usando GFast (Connessioni DSL più veloci con G.fast) e l’“evoluzione” Vplus ci si potrà spingere anche oltre.

Banda ultralarga, avanti tutta per Alcatel-Lucent
I tecnici di Alcatel-Lucent, già qualche mese fa, hanno spiegato che facendo leva su Vplus sarà possibile garantire 200 Mbps su connessioni FTTC (armadio posto fino a 400 metri di distanza) ed addirittura 300 Mbps a distanza inferiori ai 200 metri.
Sarà una soluzione che verrà rapidamente implementata dagli operatori perché, sempre secondo Alcatel-Lucent, consentirà di contenere i costi rispetto a GFast.

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