AGCOM strapazza Amazon: è un operatore postale pertanto rispetti la normativa

Nell'ambito del suo marketplace, Amazon offre a venditori terzi un servizio di logistica e consegna delle merci assimilabile a un servizio postale. All'azienda viene quindi chiesto di adeguarsi alla normativa di settore.

Una pesante tegola è caduta in queste ore sulla filiale italiana di Amazon.
Nonostante il periodo pre-natalizio, durante il quale fervono le consegne di buona parte dei prodotti che la notte del 24 dicembre andranno sotto l’albero, l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di usare il bastone nei confronti della società guidata da Jeff Bezos.

Secondo l’Autorità italiana Amazon sarebbe un operatore postale perché di fatto offre servizi a terzi per la consegna delle merci.
Come si apprende esaminando il comunicato pubblicato sul sito di AGCOM, il dito viene puntato non sull’intero e-commerce ma solo sul cosiddetto marketplace ovvero quell’area dello store online di Amazon in cui sono contenuti prodotti commercializzati da venditori terzi (ne abbiamo parlato nell’articolo Sconti Amazon, come e dove trovarli).


In molti casi, il venditore si appoggia ad Amazon per la consegna delle merci e anzi stiva i prodotti più richiesti dalla clientela nei magazzini della multinazionale.

Nel caso del marketplace, è appunto “attività postale il servizio di consegna che ha ad oggetto prodotti offerti direttamente dai venditori e recapitati ai clienti finali attraverso società controllate da Amazon, nonché il servizio di recapito presso gli armadietti automatizzati (c.d. locker) svolto da società del Gruppo Amazon“, osserva AGCOM.

In base alla normativa del settore, italiana ed europea, Amazon viene invitata al rispetto di vari obblighi. La società dovrà essere in regola con le disposizioni in materia di condizioni di lavoro previste dalla legislazione nazionale e dalle contrattazioni collettive di lavoro di riferimento vigenti nel settore postale, adeguarsi agli adempimenti contributivi nei confronti del personale dipendente impiegato e adottare una carta dei servizi nei confronti degli utenti.

Ad Amazon, che è stata formalmente esortata a regolarizzare la sua posizione, vengono concessi 15 giorni di tempo per espletare le pratiche richieste.

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