Banda ultralarga: i risultati conseguiti nelle aree bianche non sono soddisfacenti secondo Infratel

L'amministratore delegato di Infratel Italia, riferendosi allo stato di avanzamento dei lavori di Open Fiber nelle aree bianche del Paese, dichiara: "l'entità dell'intervento pubblico messo in campo in questi anni e affidato alla concessionaria Open Fiber avrebbe dovuto condurre a risultati ben diversi".

Il DESI (Indice di digitalizzazione dell’economia e della società) è lo strumento mediante il quale la Commissione Europea monitora il progresso digitale degli Stati membri dal 2014. Alla relazione elaborato per ciascuno Stato membro dell’Unione è allegato un capitolo di approfondimento dedicato alle telecomunicazioni.

L’indice DESI 2020 appena pubblicato dalla Commissione pone il nostro Paese al 17° posto nell’Unione Europea per servizi di connettività con un incremento di appena 4 punti percentuali nella connettività over 100 Mbps (dal 9% al 13%). L’entità dell’intervento pubblico messo in campo in questi anni ed affidato alla concessionaria Open Fiber avrebbe dovuto condurre a risultati ben diversi“, ha dichiarato oggi Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel Italia, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico che ha curato i bandi per l’assegnazione delle commesse relative alla realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica in oltre 7600 comuni di piccole dimensioni in 20 Regioni (aree bianche o a fallimento di mercato).
Tutti i bandi sono stati vinti da Open Fiber che sta realizzando la rete di proprietà pubblica e che la potrà gestire per 20 anni.

Bellezza spiega che dall’inizio dell’anno si sono intensificati i contatti con Open Fiber al fine di superare le criticità nella realizzazione del piano strategico per la Banda Ultralarga (BUL).
Contiamo di conseguire risultati più soddisfacenti nel prossimo DESI“, ha proseguito l’amministratore delegato di Infratel. “Appaiono in via di risoluzione le questioni evidenziate dalla concessionaria circa il rilascio dei permessi e le semplificazioni nella realizzazione delle opere che Infratel Italia ha accolto favorevolmente per accelerare la realizzazione dell’infrastruttura a banda ultralarga. Ora la concessionaria ci espone criticità nel reperimento di personale per le aziende di rete che realizzano le opere. Nella fase di ripartenza riteniamo che tutti debbano fare la propria parte senza risparmiarsi e invitiamo la concessionaria a porre in essere tutte le misure necessarie per realizzare gli obiettivi a piano per il 2020“.

Bellezza fa presente che da lunedì 15 giugno sarà attivo il nuovo sito BUL che dovrebbe fornire maggiori informazioni sullo stato del progetto e consentire anche ai cittadini un “controllo diffuso sull’attività di Infratel Italia e del concessionario Open Fiber.

Nel frattempo a questo indirizzo è possibile consultare lo stato dei cantieri Open Fiber nelle aree bianche del Paese aggiornato al 20 maggio 2020.

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