Blocco delle importazioni dei dispositivi Apple in Cina: vittoria di Qualcomm

Apple deve incassare una sconfitta in terra cinese: i giudici hanno stabilito che la Mela ha utilizzato indebitamente alcuni brevetti di proprietà di Qualcomm. Apple minimizza rispondendo che il problema è già stato superato con iOS 12 e che i suoi dispositivo rimarranno in commercio in Cina.

Nuova puntata dell’interminabile battaglia legale tra Qualcomm ed Apple: la società di San Diego ha chiesto e ottenuto un’ingiunzione preliminare nei confronti della Mela. Un tribunale cinese ha infatti deciso per il blocco delle importazioni di molti prodotti Apple, compresi gli iPhone 6S, 6S Plus, 7, 7 Plus, 8, 8 Plus e X.

Mentre Qualcomm ha celebrato la vittoria, Apple ha immediatamente voluto ridimensionare la “gravità” del provvedimento spiegando che l’utilizzo di iOS 12 permette l’automatico superamento delle contestazioni in materia di brevetti.

Dopo il tentativo di bloccare le vendite degli iPhone negli Stati Uniti (gli enti regolari devono ancora esprimersi sul punto), Qualcomm aveva presentato un’istanza simile anche in Cina che quest’oggi ha dato i suoi frutti.


Stando a quanto riferito dall’agenzia Reuters i giudici cinesi hanno dato ragione a Qualcomm ritenendo che Apple abbia violato alcuni brevetti utilizzando le varie tecnologie oggetto di contestazione nei suoi prodotti, senza quindi averne titolo.

Sempre alla Reuters, Apple ha rilasciato un commento al vetriolo: “gli sforzi di Qualcomm di bandire i nostri prodotti sono un’ulteriore manovra posta in essere da un’azienda le cui pratiche sono sotto investigazione da parte degli enti regolatori di tutto il mondo“.

Don Rosenberg, executive vice president and general counsel, Qualcomm Incorporated ha invece così commentato: “la nostra relazione con i clienti è per noi un elemento prioritario, e preferiamo rivolgerci raramente ai tribunali, ma siamo anche profondamente convinti della necessità di proteggere i diritti relativi alla proprietà intellettuale. Apple continua a beneficiare della nostra proprietà intellettuale e allo stesso tempo si rifiuta di indennizzarci. Queste decisioni giudiziarie sono un’ulteriore conferma della forza del vasto portafoglio di brevetti di Qualcomm“.

Questo nuovo tassello si aggiunge al “puzzle infinito” che vede contrapposte le due aziende con Apple che ha ripetutamente accusato Qualcomm di abuso di posizione dominante. Secondo la tesi dei legali della Mela, Qualcomm avrebbe ingiustificatamente aumentato i prezzi dei suoi componenti elettronici mentre Qualcomm, da parte sua, ha accusato Apple – tra le altre cose – di aver sottratto il codice sorgente alla base del funzionamento dei suoi prodotti condividendolo con la rivale Intel: Qualcomm accusa Apple di aver condiviso codice segreto con i tecnici di Intel.

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