Cloud computing: perché i server cloud sono la scelta giusta per imprese e professionisti

Aruba presenta la sua nuova offerta per il Cloud Computing: server PRO e VPS per professionisti e imprese basati su 3 differenti hypervisor e tecnologie di ultima generazione. Vi presentiamo una guida per scegliere il servizio migliore per il proprio business.

Quando il business cresce, i server Cloud sono la risposta giusta in termini di affidabilità, disponibilità, prestazioni, flessibilità e versatilità. Non tutti i fornitori di servizi Cloud, tuttavia, sono uguali: la chiave del successo è scegliere un partner in grado di fornire una configurazione scalabile, facile da adattare alle mutevoli esigenze del professionista e dell’azienda.

Il Cloud Computing di Aruba ha subìto una forte evoluzione, sia in termini di ampiezza dell’offerta che di prestazioni. Con le novità presentate a ottobre 2022, il Cloud di Aruba si aggiorna con una gamma ancora più ampia di server e hypervisor: dai VPS più economici ai server virtuali sempre più potenti e personalizzabili.

La nuova offerta Cloud Computing Aruba, che descriviamo in modo approfondito nel seguito, si fonda su tre capisaldi:

1) Più scelta di configurazioni disponibili, di fasce di prezzo, di hypervisor, di SLA.
2) Più tecnologia grazie all’uso di un’architettura ridondata di livello enterprise, hardware dei top vendor e di ultima generazione (SAN NVMe, SAN SSD Ridondata, NVMe, SSD locale e processori Intel/AMD di ultima generazione).
3) Più certezze con la massima trasparenza nella gestione dei dati, prezzi certi e prevedibili, performance (traffico incluso e risorse garantite).

L’hypervisor è il componente centrale e più importante di un sistema basato sulle macchine virtuali: Aruba è l’unico provider in Europa a mettere gli utenti nelle condizioni di scegliere tra sistemi basati su tre differenti hypervisor ovvero VMware, Hyper-V e OpenStack, quest’ultimo software libero e open source. Aruba offre l’opportunità di scegliere liberamente gli hypervisor da utilizzare.

È così possibile, ad esempio, configurare in pochi minuti un economico server Cloud basato su OpenStack oppure optare per la creazione di macchine virtuali Hyper-V o VMware.

I servizi Cloud di Aruba possono essere provati a costo zero: a tutti i nuovi clienti viene accordata la possibilità di attivare e usare realmente il Cloud gratis, con un credito di 100 euro per le aziende e di 20 euro per gli utenti privati.

La nuova offerta Cloud di Aruba è improntata su una forte discontinuità rispetto alla precedente impostazione: le configurazioni server PRO basate su VMware e Hyper-V vengono arricchite con quelle costruite su OpenStack (general purpose e “Memory”; ne parliamo più avanti).
Accanto ai server PRO, Aruba porta al debutto una gamma molto più ampia di server VPS le cui fondamenta sono costituite da hypervisor come VMware e OpenStack.

Creare un server Cloud e un’infrastruttura di rete personale

La gamma Cloud Computing Aruba, rinnovata e più ampia rispetto al passato, può essere utilizzata dal professionista per creare un server Cloud singolo oppure dall’azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni, per allestire una sua soluzione Cloud privata (prevedendo anche eventuali configurazioni ibride).

La procedura di creazione del server cloud Aruba consente di scegliere l’hypervisor che si preferisce utilizzare, selezionare uno dei template messi a disposizione e definire le caratteristiche della macchina in termini di vCPU, RAM, storage e connettività. Per ciascun sistema si possono usare una o più schede di rete virtuali e, a ciascuna di esse, abbinare eventualmente un indirizzo IP, sia pubblico che privato.

Con il Cloud Aruba è certamente possibile allestire un singolo server ma, soprattutto, si può creare un’infrastruttura virtuale sul Cloud abbinando server virtuali, virtual switch, bilanciatori e unified storage.
Si possono quindi creare più server, interconnetterli usando uno switch virtuale e, ad esempio, proteggerli con un sistema che funge da firewall.

Aruba fornisce template basati sulla nota e apprezzata distribuzione open source pfSense. È quindi possibile proteggere i server Cloud con pfSense attivando un firewall per consentire il traffico che deve essere gestito in entrambe le direzioni e bloccare quello non autorizzato.
Sempre con pfSense o con altre soluzioni si può allestire anche un server VPN in modo da connettersi alla propria infrastruttura di private cloud così come se si fosse fisicamente collegato un PC al virtual switch o al singolo sistema.

Costi: prevedibilità e certezza

I costi rappresentano uno degli aspetti sui quali gli utenti puntano di più, insieme con il tema delle performance.
Con la nuova offerta Aruba, i costi sono ancora più chiari: la procedura di “autocomposizione” della macchina virtuale riporta chiaramente i costi orari, mensili e annuali a seconda della specifica configurazione selezionata.

L’approccio proposto da Aruba è vincente perché ogni cliente può sapere subito quanto andrà a spendere nelle varie finestre temporali e valutare subito il TCO stimato per qualunque genere di attività.

Rispetto agli hyperscaler, l’intera offerta di Aruba è contraddistinta da costi molto più bassi con la certezza della massima prevedibilità degli investimenti e delle spese.
Grazie all’architettura iperconvergente di OpenStack (tutti i nodi sono uguali e forniscono servizi di controllo, elaborazione, rete e storage), che da ottobre 2022 Aruba affianca alle proposte basate su tecnologia VMware e Hyper-V, è possibile contenere ulteriormente i costi.
Essendo una piattaforma libera e open source, Aruba non deve sostenere costi di licenza aggiuntivi e i benefici possono essere così direttamente trasferiti ai clienti.

Tra le tante configurazioni disponibili, si può avere un VPS Linux sempre basato su OpenStack, 8 vCPU, 16 GB di RAM e 160 GB di storage NVMe a soli 18,20 euro al mese.

Una configurazione VPS che sfrutta l’hypervisor VMware con 4 vCPU, 8 GB di RAM, 160 GB di storage NVMe viene proposta a 29,83 euro mensili, che è già un prezzo davvero interessante se paragonato con i principali competitor di Aruba.

Sempre a titolo esemplificativo, con il Cloud Aruba si può avere una macchina Linux basata su OpenStack in public cloud con risorse garantite, possibilità di networking, 4 vCPU, 8 GB di RAM, 120 GB di storage SSD a soli 31,20 euro mensili. Un prezzo che ad oggi appare imbattibile.

Differenza tra i nuovi server VPS e PRO Aruba

Come abbiamo accennato in precedenza, la nuova offerta Aruba permette di configurare e acquistare sia server VPS che server PRO. La scelta dell’hypervisor (VMware, Hyper-V e OpenStack) è disponibile sia per i server VPS che per i PRO. Per i VPS Hyper-V non è previsto.

Server PRO

I server PRO Aruba sono le macchine virtuali Cloud che offrono, in assoluto, le migliori possibilità di personalizzazione e la più ampia scelta in termini di versatilità e performance.
La scelta di vCPU, RAM e storage è libera: l’utente seleziona le caratteristiche del server Cloud e Aruba indica i costi per la configurazione selezionata. Il massimo grado di personalizzazione riguarda le macchine VMware e Hyper-V; per OpenStack è possibile scegliere tra una serie di configurazioni preimpostate.

In termini di template (sistema operativo e altri componenti software preinstallati che si trovano al primo avvio della macchina) i server PRO forniscono la scelta più ampia in assoluto: si può optare tra i principali sistemi operativi (comprese le principali distribuzioni Linux e varie versioni ed edizioni di Windows Server) e piattaforme adatte a gestire esigenze specifiche.

Ogni server PRO Aruba, inoltre, può utilizzare fino a 5 indirizzi IP pubblici (uno è gratuito e compreso nell’offerta base), gestire traffico illimitato ed essere inserito in una rete privata virtuale composta da altri sistemi, switch, firewall, bilanciatori di carico, soluzioni per lo storage dei dati e così via.
In termini di uptime o continuità del servizio, i server PRO offrono le migliori garanzie con uno SLA (Service Level Agreement) del 99,95%.

Tra le novità più interessanti, Aruba offre la possibilità di creare e utilizzare server virtuali Memory: queste macchine propongono una dotazione di memoria RAM importante e sono quindi adatte a supportare applicazioni mission critical che necessitano di prestazioni ancora superiori.

I nuovi server virtuali Memory proposti da Aruba sono caratterizzati da un rapporto RAM/CPU 4:1; sono particolarmente indicati per gli utilizzi che richiedono elevati quantitativi di memoria.

I server PRO Aruba utilizzano una SAN (Storage Area Network) ridondata che, tra le altre cose, permette di massimizzare le prestazioni di lettura e scrittura dei dati per ciascuna macchina Cloud.

Nel caso dei server PRO la configurazione delle macchine è scalabile sia verso l’alto che verso il basso: agendo sul pannello di amministrazione si possono ampliare o ridurre le risorse assegnate a ogni sistema. Aruba addebita solo il consumo orario di ciascuna risorsa: si tratta di un valore noto ancora prima della creazione del server Cloud.

Server VPS

I server VPS di Aruba rappresentano una valida alternativa ai PRO: sono più economici e sono indicati quando non è richiesta la ridondanza, non si ha bisogno di inserire la macchina in una rete privata virtuale (come abbiamo visto in precedenza), è sufficiente usare un solo indirizzo IP pubblico e non serve il traffico dati illimitato in ingresso e in uscita.

Se i server PRO permettono di impostare liberamente la configurazione di ciascuna macchina in termini di vCPU, RAM, storage e schede di rete, nel caso dei VPS Aruba propone una “selezione” di configurazioni predefinite tra le quali si può scegliere.
Sul versante dello storage, i nuovi server VPS OpenStack più performanti sono anch’essi basati sulla soluzione SAN NVMe, come i server PRO.

Differenza tra OpenStack, Hyper-V e VMware

Sebbene OpenStack, Hyper-V e VMware siano sovrapponibili in termini di funzionalità, vi sono alcune importanti differenze tra le tre tecnologie: fanno leva su architetture ed ecosistemi tra loro difformi.

VMware è nata come soluzione per la virtualizzazione a livello di data center.
Hyper-V è un native hypervisor ovvero un sistema che permette di creare e gestire macchine virtuali sui sistemi Windows basati su processori x86-64.
OpenStack è la principale tecnologia cloud open source che fornisce una piattaforma infrastrutturale al fine di creare e distribuire applicazioni cloud-aware.

Nel caso di Aruba, le macchine VMware possono essere configurate con un numero di CPU virtuali (vCPU) compreso tra 1 e 16. Ogni macchina virtuale può inoltre utilizzare tra 1 e 64 GB di memoria RAM.

Le macchine virtuali che sfruttano Hyper-V e OpenStack vengono invece proposte a un costo inferiore.
Nel caso di Hyper-V si possono creare con un numero di vCPU compreso tra 1 e 8 abbinando da 1 a 32 GB di RAM.
I server Cloud Aruba basati su OpenStack sono ancora più flessibili mettendo a disposizione fino a 32 vCPU e 64 GB di RAM.

Scegliere OpenStack può contribuire a ridurre il TCO (Total Cost of Ownership) associato all’implementazione iniziale e alla gestione dell’infrastruttura cloud, sia essa composta da un singolo server o una batteria di sistemi connessi tra loro.

Nel caso di Hyper-V, Aruba include comunque il costo della licenza di Windows Server nel prezzo delle vCPU dei server PRO assicurando inoltre il massimo risparmio a server Cloud spento.

Come scegliere un servizio Aruba per il Cloud Computing

Quando si parla di servizi Cloud, gli utenti avanzano di solito alcune richieste concrete attendendosi elevata disponibilità (uptime), performance adeguate alla macchina scelta, template completi e preconfezionati, configurazioni di sicurezza per “recintare” la macchina, possibilità di creare un’infrastruttura Cloud, semplicità di gestione (da pannello Web/browser, ad esempio con una console dedicata).

A tutte queste domande il Cloud Computing Aruba fornisce risposte pertinenti e all’altezza della situazione distinguendosi per potenza e performance, rapporto prezzo/prestazioni, scelta e flessibilità, ridondanza e risorse garantite (con i server PRO) e migliore tecnologia disponibile.

Si può optare per OpenStack, Hyper-V e VMware valutando l’investimento e, soprattutto, optare su un server VPS se non si hanno grandi esigenze (ad esempio anche per creare ambienti di sviluppo e testing) guardando invece ai server PRO quando si ha la necessità di ancora maggiori garanzie in termini di disponibilità (SLA 99,95%) e personalizzazione della macchina.
I server PRO sono la scelta migliore e più ovvia per le imprese che intendono spostare la totalità o buona parte dei flussi di lavoro sul Cloud semplificando l’infrastruttura on-premise, riducendo i costi grazie anche a sistemi che non devono essere più aggiornati e manutenuti per ciò che riguarda la configurazione hardware (quest’ultimo aspetto è totalmente in capo ad Aruba).

Con i server VPS la protezione della singola macchina si limita alla configurazione del firewall software fornito dal sistema operativo installato. I server PRO possono essere invece “recintati” e protetti creando un’infrastruttura Cloud privata, usando le risorse che Aruba mette a disposizione, ed esporre solamente le risorse che devono essere raggiungibili dalla WAN.
I server PRO possono essere fatti scalare sia verso l’alto che verso il basso: come spiegato nell’introduzione, la configurazione della macchina può essere dinamicamente adattata alle mutevoli esigenze del proprio business modificando, in caso di necessità, la dotazione di CPU e RAM. In questo modo è possibile pagare solo le risorse che davvero si utilizzano.

Per provare il Cloud Computing Aruba senza sborsare un centesimo è possibile approfittare del credito gratuito di 100 euro per le aziende e di 20 euro per gli utenti privati.

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