FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa

Qual è il significato di fibra FTTE: può essere davvero un passo in avanti rispetto ad ADSL? Vediamo cos'è e come funziona.
FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa

Diversi nostri lettori ci hanno segnalato che da qualche tempo a questa parte in molteplici località d’Italia utenze che fino a ieri potevano attivare connettività ADSL fino a 20 Mbps su rete elastica oggi possono richiedere l’attivazione di una connessione FTTE (Fiber To The Exchange) su rete rigida.

Innanzi tutto, nell’articolo Rete rigida: cos’è e perché le prestazioni della connessione sono inferiori abbiamo visto che lo schema a rete rigida viene talvolta utilizzato per collegare direttamente agli apparati in centrale le utenze poste nelle vicinanze della centrale stessa. Rispetto alla rete elastica, la rete rigida è caratterizzata dall’assenza di terminazioni intermedie tra il permutatore e il distributore.

Com’è noto, nei collegamenti FTTC (Fiber-to-the-Cabinet) la fibra viene portata fino all’armadio stradale, generalmente posto in un raggio di circa 300 metri dall’immobile da servire. Successivamente, dall’armadio stradale fino al modem router dell’abbonato si procede con il tradizionale cavo in rame o “doppino telefonico”.
Diversamente rispetto alle offerte FTTH il collegamento in fibra arriva quindi solo fino al cabinet stradale tant’è vero che i servizi di connettività FTTC possono essere commercializzati chiarendo che l’architettura della rete è “misto fibra-rame” (bollino di colore giallo): vedere Copertura fibra e ADSL: i bollini AGCOM indicheranno tecnologia usata e velocità della connessione e Fibra ottica FTTH, FTTB, FTTC, FWA e ADSL: gli operatori dovranno specificare la tecnologia usata


Nel caso della fibra FTTE la connessione in fibra ottica arriva sino alla centrale e non prosegue neppure fino agli armadi stradali. Per questo motivo questa tipologia di connessione viene descritta con il bollino rosso “rame” in fase pre-contrattuale e contrattuale.

FTTE: che senso ha attivare questo tipo di connettività se la rete resta sempre la stessa?

Nel caso degli armadi ripartilinea serviti con la fibra (schema FTTC) l’ONU Cab (MiniDSLAM VDSL2; ONU è acronimo di Optical Network Unit) è installato in sopralzo. In alcune località in cui la rete secondaria necessita di ulteriori aggiornamenti, TIM ha ritenuto opportuno portare almeno la connettività FTTE.
Sempre più località che sino a ieri erano coperte solo con connettività ADSL fino a 20 Mbps su rete elastica si vedono raggiunte (anche) da connettività FTTE su rete rigida.
Inoltre, com’è facile verificare usando un ottimo strumento come Fibrapp per Android, la connettività FTTE sempre più spesso sembra portata da una centrale diversa rispetto a quella fisicamente più vicina, talvolta posta a 5-6 chilometri di distanza.

Molti lettori ci hanno chiesto che senso abbia l’attivazione di una connessione FTTE se la fibra ottica arriva fino alla centrale e non sino al singolo armadio stradale.

I vantaggi evidentemente ci sono e sono evidentemente collegati alla maggiore velocità di trasferimento dati che è possibile ottenere con FTTE su rete rigida rispetto a una normale ADSL 20 Mbps.
Come abbiamo visto nell’articolo Da ADSL a fibra: cosa cambia e cosa significano VDSL e vectoring, anche la connettività FTTE permette di utilizzare la tecnologia VDSL2 che consente di migliorare notevolmente l’allocazione spettrale rispetto ad ADSL2/ADSL2+ sfruttando uno spettro di frequenze più ampio.

Mentre nel caso di FTTC è possibile trasferire dati in downstream fino a 200 Mbps nel caso in cui la propria utenza fosse attestata su un armadio stradale compatibile, utilizzando un modem router capace di supportare il profilo 35b e a distanze ridotte dal cabinet (supporto EVDSL2, Enhanced VDSL; vedere Cos’è il profilo 35b per la fibra ottica FTTC e come funziona), nel caso FTTE la velocità di trasferimento dati massima teoricamente ottenibile è pari a 100 Mbps (non viene utilizzato il profilo 35b).

La velocità ottenibile all’atto pratico sarà però direttamente influenzata da molteplici fattori come la distanza dalla centrale e la presenza di rumore sul mezzo trasmissivo (tra modem router dell’utente e ONU in centrale): SNR: cos’è, come aumentarlo e perché si abbassa su ADSL e VDSL.

Da qualche tempo lo strumento di TIM per la verifica della copertura offre maggiori informazioni sui servizi di connettività disponibili e sull’architettura della rete in fibra ottica.


Nell’immagine l’esempio di un’utenza che può attivare la connettività FTTE: i valori stimati in downstream e in upstream mostrano come le prestazioni ipotizzate possano essere notevolmente superiori rispetto a una tradizionale ADSL.
Oltre alle migliori performance in downstream, è possibile ottenere prestazioni in upstream che cominciano a essere interessanti, soprattutto se si fosse soliti caricare spesso contenuti su server remoti (si pensi al backup su servizi di storage cloud, upload di video, condivisione di progetti di dimensioni importanti,…). Un bel balzo in avanti rispetto a quel singolo Megabit in upload che nei casi migliori si ottiene con una ADSL 20 Mbps: vedere Mbps cosa significa e a che cosa corrisponde?.
Passare a FTTE permetterà anche di ridurre la latenza sotto i 20 ms, valore di fatto mai ottenibile con una ADSL tradizionale.

Le stime di TIM possono essere incrociate anche con l’ottima Fibrapp, uno dei migliori strumenti per controllare quali servizi sono attivabili presso ciascun civico: Copertura fibra TIM: gli strumenti più utili per le verifiche.


Come si vede, il valore restituito da Fibrapp è assolutamente in linea con quello fornito dallo strumento di verifica della copertura TIM.
Fibrapp è utilissima anche per raccogliere informazioni sulla copertura pianificata di TIM essendo molto più immediata e semplice da consultare rispetto ai fogli elettronici pubblicati sul sito Wholesale di Telecom Italia.

Abbiamo chiesto a TIM se le utenze con servizio FTTE su rete rigida saranno verosimilmente passate in futuro su FTTC (eventualmente anche profilo 35b), se fosse possibile ottenere una pianificazione aggiornata per quanto riguarda la copertura FTTE e se il servizio Wholesale viene offerto agli operatori terzi anche per quanto riguarda FTTE.

TIM ci ha risposto che nei fogli elettronici pubblicati a questo indirizzo (“copertura geografica dei servizi Bitstream NGA e VULA”) e in particolare in quelli relativi alle Aree armadio (sia attive che pianificate) sono indicati ONU con la colonna Tipo ONU in cui figura ONU da centrale.
Tramite tali ONU sono forniti, agli Operatori che ne fanno richiesta, accessi VDSL in tecnologia FTTE.
Nei file della copertura relativi alle Aree armadio pianificate è riportata, per ciascun ONU da centrale, la data di prevista apertura.
Nel caso in cui in una centrale fossero disponibili sia ADSL (ad esempio Bitstream ADSL fino a 20 Mbps) sia VDSL FTTE, la scelta del servizio da attivare dipende dall’ordine che invia l’Operatore.

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