Hard disk più affidabili secondo Backblaze: ecco i dati aggiornati a fine giugno

Il noto provider cloud statunitense svela le performance degli hard disk usati all'interno dei suoi data center. Informazioni interessanti che fotografano l'eccellente comportamento delle unità Toshiba e HGST.

Backblaze utilizza circa 110.000 hard disk magnetomeccanici nei suoi data center e l’azienda ha condiviso quest’oggi i risultati sull’affidabilità delle stesse unità (i dati si riferiscono al secondo trimestre 2019).
La tabella che segue mostra le performance relative ai modelli di hard disk che sono maggiormente utilizzati da Backblaze all’interno della sua infrastruttura.

L’azienda ha voluto rimarcare le ottime prestazioni di un “nuovo arrivato”: gli hard disk Toshiba da 14 TB, con alle spalle oltre 111.000 giornate di lavoro complessive, non hanno fatto ad oggi segnare neppure un solo guasto.

Mentre degli esemplari da 14 TB di capienza sono attualmente in uso ben 1.220 unità, Backblaze sottolinea che il dato relativo ai Toshiba da 4 TB è statisticamente poco rilevante dal momento che risultano adoperate soltanto 99 unità. Anche in questo caso, però, Backblaze non ha rilevato alcun guasto (il modello Toshiba MD04ABA400V da 4 TB è disponibile su Amazon Italia a circa 130 euro).

Per quanto riguarda gli altri brand, Backblaze ha deciso di abbandonare al momento l’offerta Western Digital proseguendo invece con gli hard disk HGST che continuano a confermarsi molto affidabili.
Backblaze ha investito tanto sulle unità a marchio HGST: esse rappresentano adesso il 20% circa degli hard disk utilizzati e solamente nell’ultimo trimestre l’azienda ha deciso di aggiungere al suo “portafoglio” oltre 4.700 dischi della controllata di Western Digital.

Menzione speciale per l’hard disk HGST HMS5C4040BLE640 da 4 TB che a fronte di oltre 1,2 milioni di ore di lavoro ha una percentuale media di guasti su base annua (AFR) dello 0,47%. Davvero nulla se si prende in considerazione la tipologia di utenza per la quale sono state progettate queste unità e i carichi di lavoro ai quali questi hard disk sono sottoposti in Backblaze.

La tabella che riportiamo di seguito mostra la storia delle unità usate in Backblaze: essa rappresenta una fotografia per il periodo compreso tra aprile 2013 e giugno 2019.

Al solito, i dati forniti da Backblaze vanno comunque presi con le dovute cautele: l’azienda fa uso di dischi fissi originariamente destinati al mercato di massa. Essi vengono “spremuti” al massimo in ambito business per fornire servizi professionali. Il vantaggio di usare una batteria di hard disk consumer o semi-professionali anche in ambito data center è ovviamente quello di contenere i costi: l’infrastruttura sulla quale poggia Backblaze è ridondante e permette di scongiurare qualunque rischio di perdite di dati. Un hard disk che si rompe può essere facilmente sostituito senza alcun impatto sull’erogazione dei servizi.
Va quindi tenuto a mente che i carichi di lavoro ai quali gli hard disk vengono sottoposti all’interno dell’infrastruttura di Backblaze non sono certo quelli abituali per un utente normale o un professionista.

L’intero report Backblaze è consultabile facendo riferimento a questa pagina.

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