HoloLens 3: addio al visore per la realtà mista di Microsoft?

Microsoft avrebbe deciso di accantonare lo sviluppo del visore per la realtà mista HoloLens 3 per privilegiare un accordo con Samsung. L'idea di metaverso scuote anche l'azienda di Redmond e i malumori non sono pochi.

Microsoft ha destato grande impressione quando ha presentato per la prima volta il visore per la realtà mista HoloLens del quale ha lanciato una seconda versione nel 2020. Il progetto aveva grandi ambizioni come abbiamo messo in evidenza nell’articolo sulle differenze tra realtà aumentata, virtuale e mista.

Secondo quanto emerso in queste ore non ci sarà più un HoloLens 3. La decisione di abbandonare lo sviluppo del prodotto sarebbe stata partorita in Microsoft già a metà 2021. Perché?

L’azienda di Redmond starebbe collaborando con Samsung per la realizzazione di un dispositivo tutto nuovo. Secondo fonti vicine ad entrambe le società Samsung avrebbe chiesto a Microsoft di occuparsi della parte software accentrando su di sé la progettazione e lo sviluppo dell’hardware.

L’intesa, che va comunque considerata come una “voce di corridoio”, un’indiscrezione, avrebbe ingenerato ben più di qualche mugugno nel team che si occupava di HoloLens. Alcuni ritengono che Microsoft dovrebbe continuare a concentrarsi anche sull’hardware e sul supporto di HoloLens per le esigenze degli attuali utenti aziendali e per gli utilizzi in ambito militare. Altri ancora pensano che la tecnologia sin qui sviluppata dovrebbe costituire la base per sviluppare software per il metaverso.

Fonti interne a Microsoft rivelano che Satya Nadella preferisce che Microsoft si concentri sul software a supporto dell’hardware (compreso quello per il metaverso) realizzato da altri partner.
Frank Shaw, responsabile delle comunicazioni Microsoft, insiste sul fatto che HoloLens non è un progetto sul viale del tramonto e che continuerà ad essere sviluppato in futuro.
Don Box e Deve Reed, membri di spicco del team HoloLens, hanno però deciso di lasciare Microsoft proprio negli ultimi tempi per passare a Meta.

Una situazione che sembra quindi confusa per usare un eufemismo. Certo è che la storia sembra ripetersi: quando si tratta di prodotti all’avanguardia, che sfidano lo status quo, Microsoft è molto brava a immaginarli ma raramente riesce a farli atterrare sul mercato.
Si pensi ai dispositivi basati su Windows Phone e Windows 10 Mobile, ai riproduttori portatili multimediali Zune, al progetto Courier, a Surface Neo e in generale all’idea alla base di Windows 10X, a Project Andromeda, a Kinect, Band, Kin.
E la decisione di collaborare spalla a spalla con Samsung starebbe causando feroci lotte intestine all’interno della divisione che in Microsoft si occupa di realtà mista.
Il tempo dirà cosa ne sarà delle ambizioni Microsoft, progetto Mesh compreso, in un segmento di mercato del quale si parla tanto e con crescente enfasi ma che di fatto ancora praticamente non esiste.

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