I migliori browser per la gestione della memoria e delle schede aperte

Come i principali browser web gestiscono le schede aperte e mantenute contemporaneamente in memoria RAM.

Nel corso degli ultimi mesi i principali browser web si sono arricchiti di una funzionalità chiamata tab freezing o tab sleeping. Si tratta di una caratteristica tecnica che prevede la rimozione dalla memoria RAM del contenuto di tutte quelle schede aperte che non sono più attivamente utilizzate da alcuni minuti.
Non si verifica quindi una completa chiusura della scheda: il suo contenuto viene semplicemente “ibernato” per essere automaticamente ripristinato in memoria RAM con un semplice clic. Ovvio che l’operazione sarà tanto più veloce quanto più prestazionale è la memoria utilizzata per lo storage dei dati (ad esempio unità a stato solido o SSD).

Qual è, ad oggi, il miglior browser per la gestione delle schede aperte e, quindi, della memoria RAM da esse impegnata?

Google Chrome, Chromium e la funzionalità Tab Freeze

Google ha introdotto la funzionalità Tab Freeze nel 2019 come “esperimento” attivabile mediante l’uso dei flag (vedere Chrome flags: quali impostazioni avanzate sono le più utili). Non è stato il primo tentativo dal momento che già nel 2015 Google aveva introdotto per poi rimuovere una caratteristica che si occupava di “scaricare” le schede inutilizzate dalla RAM.

Oggi Tab Freeze è integrata nativamente nelle più recenti versioni di Chrome così come nel browser Chromium.
Il browser non congela mai le schede in cui sono riprodotti contenuti multimediali; per le altre, l'”ibernazione” automatica si attiva in background una volta trascorsi 5 minuti di inattività.
Per rendersi conto di come funziona Tab Freeze in Chrome, Chromium e derivati (quindi Edge compreso) si può digitare chrome://discards nella barra degli indirizzi del browser.

Il browser mostrerà l’elenco delle schede aperte indicando, per ciascuna di esse, il loro stato. Nella configurazione di default, all’interno della colonna Loading state, si leggerà active oppure hidden.

Cliccando su Load o Discard/Urgent discard nell’ultima colonna, il contenuto della scheda corrispondente sarà ricaricato oppure rimosso completamente dalla memoria RAM.

Fatta eccezione per la pagina chrome://discards, Chrome non offre altri strumenti per la gestione della funzionalità Tab Freeze.

Edge usa la funzione Sleeping Tabs

Il browser Edge basato su Chromium supporta anch’esso una funzione per “scaricare” temporaneamente le schede inutilizzate dalla RAM. Per attivare Sleeping Tabs, visto che a differenza di Chrome non è abilitata per default, è sufficiente digitare edge://settings/system nella barra degli indirizzi quindi attivare l’opzione Salva risorse con schede in sospensione.

Agendo sul menu a tendina sottostante (Metti in sospensione le schede inattive dopo il periodo di tempo specificato) è possibile indicare dopo quanto tempo congelare le schede e il rispettivo contenuto.

Il browser evidenzia le schede posto nello stato “dormiente” con un colore grigio più chiaro. Passando il mouse sopra una scheda si otterrà un’ulteriore conferma.

Edge mette le schede a riposo dopo 2 ore di inattività per impostazione predefinita: si tratta di un lasso di tempo troppo ampio che è possibile ridurre fino a 5 minuti. Si può anche stilare un elenco di siti esclusi per evitare l’attivazione della funzionalità.

Firefox integra uno strumento chiamato tabs unloading

Firefox include una funzione di “scarto” automatico delle schede che non è abilitata di default e può essere eventualmente attivata digitando about:config nella barra degli indirizzi, cercando l’attributo browser.tabs.unloadOnLowMemory e cliccandoci due volte per impostarlo su true.

Il fatto è che la caratteristica tabs unloading di Firefox per adesso si attiva soltanto quando la memoria RAM disponibile dovesse iniziare a scarseggiare discostando il suo comportamento da quello degli altri browser concorrenti.

Al momento il browser più efficace, completo e versatile nella gestione delle schede caricate in memoria è proprio Edge. Anche perché consente di regolare il periodo d’intervento e di preparare eventualmente una lista di siti esclusi senza la necessità di installare alcuna estensione.
Sempre dalla pagina edge://settings/system Edge permette di attivare un “trucco”: chiamato Potenziamento all’avvio consente di sveltire il caricamento del browser inserendo in memoria i componenti principali del browser all’avvio del dispositivo: Edge permette di organizzare in gruppi le schede di navigazione e di comprimerle al bisogno.

Sia Edge che Chrome consentono inoltre di raggruppare e comprimere le schede aperte, funzionalità molto utile per chi è solito consultare tante pagine web tutte assieme “consumando” i tasti CTRL+T: vedere Edge permette di organizzare in gruppi le schede di navigazione e di comprimerle al bisogno e Comprimere le schede aperte in Google Chrome.

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