Microsoft acquistava Nokia: era il 3 settembre 2013, sette anni fa

Sette anni fa Microsoft acquistava Nokia per la somma di 5,44 miliardi di euro. Un'iniziativa che avrebbe dovuto segnare il convincente ingresso dell'azienda allora guidata da Steve Ballmer nel mondo "mobile" ma che in realtà si è rivelata un colossale fallimento.

Nell’ultima settimana di novembre 2019, Microsoft ha superato Apple diventando l’azienda di maggior valore del mondo. Un traguardo importante che è stato superato non certo per caso lungo una storia, però, fatta di tanti errori e insuccessi.

Sotto la guida di Steve Ballmer, che è stato CEO dal 2000 al 2014, e di Bill Gates prima di lui, Microsoft era un’azienda che metteva Windows al centro del suo business. Un modello che si è dimostrato estremamente redditizio per tre decenni ma che ha consegnato alla storia una società, Microsoft, davvero poco innovativa – in quegli anni – dal punto di vista tecnologico.

Così Microsoft si è fatta sfuggire il treno “dispositivi mobili”, cruccio ancora oggi dello stesso Gates. Nonostante la società di Redmond avesse un telefono con Windows già nel 2003 (ben quattro anni prima dell’iPhone), i vertici di Microsoft non compresero per tempo la portata del cambiamento.
Gates ha dichiarato che oggi avremmo usato tutti Windows Mobile anziché Android se non fosse stato per la causa avviata dalle autorità USA nel 1998. In realtà, tuttavia, Ballmer non foraggiò i progetti Windows Phone prima e Windows Mobile poi con i necessari investimenti.
L’azienda era “distratta” e provare a far diventare Microsoft una sorta di “seconda Apple” con l’acquisizione di Nokia per 5,44 miliardi di euro, il 3 settembre 2013, fu l’inizio della fine.

L’accordo tra Microsoft e Nokia fu controproducente: Satya Nadella, subentrato nel 2014 alla gestione Ballmer, dovette ratificare le scelte operate in precedenza (Nokia, ufficiale l’acquisizione da parte di Microsoft) dopo essersi opposto in precedenza insieme con lo stesso Gates.

I dispositivi Lumia che furono immessi sul mercato non suscitarono particolare interesse sul mercato e Microsoft decise di dismettere la sua divisione mobile, nata dagli asset Nokia, pochi anni dopo.

Se per Nokia l’acquisizione di Microsoft evitò la bancarotta, l’abbraccio con l’azienda di Redmond determinò un crollo verticale del valore del brand.

Dopo la vendita a Microsoft della divisione che si occupava di dispositivi mobili, la società finlandese si è concentrata sulle apparecchiature di rete tramite Nokia Networks.
Il marchio Nokia è stato invece fatto resuscitare dalla scandinava HMD Global dopo che a fine 2016 sono scaduti i diritti per l’utilizzo del brand da parte di Microsoft.

I motivi del fallimento dell’accordo tra Microsoft e Nokia

1) Microsoft troppo in ritardo
Steve Ballmer e in generale i vertici di Microsoft non hanno risposto rapidamente al massiccio passaggio ai dispositivi mobili. Mentre Apple e Google cominciavano ad aumentare i loro sforzi, Microsoft si trovava in una situazione di stallo. Quando Ballmer decise di reagire, Microsoft era troppo indietro per poter recuperare lo svantaggio accumulato nei confronti di Apple e Google.

2) Un accordo costoso che ha affossato il business dell’azienda
La decisione di Microsoft di acquisire la divisione mobile Nokia per 5,44 miliardi di euro è stato uno dei più grandi errori commessi dall’azienda. L’acquisizione ha influito pesantemente sulla redditività di Microsoft (che è stata costretta anche a tagliare 7.800 posti di lavoro in Nokia).

3) La mossa di Google che ha trovato ispirazione proprio in Microsoft
Google sembra essersi ispirata proprio a Microsoft per avere successo con Android. L’esempio, però, è stato Windows: la società fondata da Larry Page e Sergey Brin invece che pretendere di produrre subito i suoi dispositivi mobili ha messo a punto un sistema operativo completo ed efficace – Android – per abbassare i costi di accesso al mercato degli smartphone. È stata la stessa mossa che ha portato Microsoft al successo nei PC e che ha permesso ad Android di raggiungere rapidamente la sua posizione di leader nel mercato mobile.
C’era una differenza impressionante nel numero di produttori che producevano e producono oggi dispositivi Android rispetto a quelli che lavoravano su smartphone Windows.

4) Scarsa disponibilità di applicazioni, scarso interesse per Windows Phone e Windows Mobile
Apple ha trovato il modo di costruire un marchio convincente e, insieme alla sua piattaforma iOS, ha venduto decine di milioni di iPhone trimestre dopo trimestre. Microsoft ha speso miliardi per porsi sulla stessa scia, senza successo seppur realizzando terminali contraddistinti da un buon design complessivo.

Le app sono state inoltre una delle leve più importanti per l’adozione di un sistema operativo mobile piuttosto che un altro. L’App Store di Apple e il Google Play Store hanno da sempre fatto la parte del leone mentre Windows Phone e Windows Mobile sono rimasti in posizioni estremamente defilate in termini di disponibilità di app.

5) Scarsa risposta da parte dei mercati emergenti
Microsoft ha acquisito Nokia anche per rafforzare la sua presenza nei mercati emergenti con smartphone economici ma completi in termini di funzionalità. L’idea era quella di attrarre i consumatori nei mercati emergenti dove Nokia aveva ancora una forte presenza e poi incoraggiare gli utenti a passare a un dispositivo basato su Windows Phone/Mobile.

I piani di Microsoft sono invece andati in fumo sotto la spinta dei produttori di dispositivi asiatici, come Xiaomi, Huawei e molti altri che hanno creato e iniziato a vendere smartphone Android a prezzi economici.

Oggi, con al timone Nadella, Microsoft ha evitato di rimanere prigioniera del suo passato. Abbracciando completamente il cloud computing è tornata alle radici come fornitore di tecnologia soprattutto per i clienti business inserendosi in un mercato fiorente e remunerativo.
Anche comprendere il valore del software libero, dell’opensource e le opportunità offerte, largamente impiegate nella piattaforma Azure e in altri prodotti Microsoft (Microsoft: ci eravamo sbagliati sull’opensource) ha permesso all’azienda di Redmond di tornare a crescere in modo convincente.

La filosofia Office 365/Microsoft 365, pacchetti pensati come prodotti SaaS (Software-as-a-Service) ha permesso a Microsoft di ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.

E ultimamente, seguendo le indicazioni di Nadella (Microsoft realizzerà nuovi smartphone: saranno ibridi e innovativi), Microsoft si è concentrata solo sul rilascio di dispositivi mobili innovativi e ibridi. Non soltanto basati su Windows ma anche su Android: Surface Duo: lancio fissato per il 10 settembre con Android preinstallato.
Con il sistema operativo Android che è diventato un prezioso strumento per legare gli utenti all’intero ecosistema di prodotti e servizi Microsoft.

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