NordVPN, gratis la funzione per creare una rete VPN distribuita

NordVPN annuncia che Meshnet è disponibile per tutti gli utenti a titolo gratuito. La funzione permette di allestire una rete VPN tra decine di client a distanza, di accedere alle risorse condivise e scambiare file di dimensioni illimitate. Rilasciati come prodotti open source i client Linux e alcune librerie di base.

Una rete VPN che permette di scambiare dati tra dispositivi collegati a distanza da reti diverse è chiamata site-to-site. Con questo tipo di connessione le reti locali di diverse sedi aziendali vengono connesse tramite una VPN: i dispositivi a loro volta collegati a queste reti possano comunicare tra loro come se si trovassero nella stessa rete locale.

Meshnet è una soluzione che NordVPN ha presentato a giugno 2022 e che utilizza un approccio un po’ diverso seppur assicurando un risultato molto simile.
Nel caso di Meshnet, infatti, installando un client software sul dispositivo che si desidera connettere alla rete VPN, questo risulta subito raggiungibile dagli altri host e può a sua volta scambiare dati con ciascuno di essi. Le informazioni viaggiano attraverso un tunnel crittografato in maniera tale che nessun altro soggetto possa monitorarle, leggerle, modificarle e danneggiarle.

Fino a ieri Meshnet era un servizio a pagamento: da oggi, invece, diventa gratuito per tutti gli utenti, anche per coloro che non dispongono di alcun abbonamento NordVPN.

Con l’utilizzo di Meshnet, chiunque può instradare il proprio traffico di rete dallo smartphone o dal notebook mentre è in viaggio appoggiandosi al router di casa o dell’ufficio: in questo modo sembrerà di navigare in rete dalla proprio locazione geografica abituale.
È inoltre possibile accedere alle risorse condivise sugli altri dispositivi ovunque ci si trovi, quindi anche a migliaia di chilometri di distanza.

Si supponga di voler amministrare un proprio server o una workstation da remoto: in generale è sconsigliato far affacciare, ad esempio, il server di Desktop remoto sulla porta WAN e quindi sull’indirizzo IP pubblico.
Aggiungendo il sistema da amministrare alla Meshnet, è possibile collegarsi al server di Desktop remoto in modo sicuro a distanza, superando le limitazioni del firewall: non è infatti necessario aprire alcuna porta in ingresso e creare apposite regole per il port forwarding.

L’attivazione di Meshnet consente anche di proteggere gli utenti allorquando utilizzassero access point WiFi o comunque reti pubbliche potenzialmente rischiose. Al solito, infatti, il tunnel cifrato permette di difendere i dati trasferiti in un senso e nell’altro da qualunque tentativo di aggressione.

È attualmente possibile collegare alla Meshnet fino a 10 dispositivi collegati alla stessa rete locale e fino a 50 dispositivi esterni.

Gli ingegneri software di NordVPN hanno anche introdotto una nuova funzione all’interno di Meshnet che consente agli utenti di condividere file di dimensioni illimitate con i client collegati alla “VPN distribuita”.

Oltre ad annunciare che Meshnet diventa disponibile per tutti gratuitamente, NordVPN ha pubblicato il client Linux sotto forma di prodotto open source ai fini della massima trasparenza. Le stesse librerie per la condivisione di file, Libdrop, e per le comunicazioni di rete, Libtelio, sono state a loro volta rese open source.

NordVPN chiarisce che “gli utenti non sono il prodotto“. Questa frase si riferisce al modello di business in cui un’azienda offre un servizio o un prodotto gratuitamente ai suoi utenti, ma guadagna denaro vendendo i loro dati a terze parti come inserzionisti, analisti di mercato o società di ricerca.
Non è questo il caso, precisa NordVPN, sostenendo che il sistema Meshnet è poco costoso da gestire per la società e richiede una piccola parte delle risorse disponibili sull’enorme infrastruttura globale (5.000 server in 59 Paesi) sfruttata per l’erogazione dei servizi VPN.
Aprire Meshnet a un pubblico più ampio non richiede lo sviluppo nuovi sistemi e maggiori investimenti rispetto a quanto già abbiamo a disposizione“, si legge nell’annuncio di NordVPN.

Allo stesso tempo, NordVPN afferma che l’iniziativa è in linea con l’impegno dell’azienda volto a contribuire a rendere la rete Internet un luogo più sicuro per tutti gli utenti, indipendentemente dal fatto che possano permettersi o meno un abbonamento ai suoi prodotti.

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