Quando desktop.ini nasconde cartelle e file in Windows

Realizzare che talvolta è il file desktop.ini a modificare non solo il look delle cartelle ma anche il loro nome e quello dei file in esse contenuti non è spesso cosa immediata. Come non cadere in qualche trabocchetto.

Windows offre da anni la possibilità di usare il file desktop.ini per personalizzare “il look” di qualunque cartella. Il file non consente di modificare solamente l’icona e l’immagine associata a una cartella ma anche, addirittura, di cambiare il nome di una directory o di un file, così come saranno visualizzati dall’utente.
In altre parole, mentre a livello di file system un elemento sarà contraddistinto da un certo nome, utilizzando Esplora file (Windows+E) lo stesso oggetto apparirà con un’altra denominazione.

Questa caratteristica di desktop.ini può creare qualche mal di testa quando si copiano file e cartelle e, inoltre, trarre in inganno alcuni utenti. Le funzionalità di desktop.ini potrebbero essere poi utilizzate come strumento aggiuntivo per nascondere cartelle e file in Windows, soprattutto agli occhi di chi tecnico non è.

Ne avevamo già parlato en passant negli articoli Robocopy: come copiare velocemente file e cartelle in rete locale e Esplora file: una guida ai segreti dell’interfaccia di Windows spiegando come la direttiva .ShellClassInfo del file Desktop.ini possa far apparire, in Esplora file, un nome diverso per file e cartelle rispetto a quello usato a livello di file system.

Si provi ad aprire il prompt dei comandi di Windows (Windows+R, cmd) e digitare quanto segue:

md C:\HIDDEN
(echo [.ShellClassInfo] && echo LocalizedResourceName=Prova) > C:\HIDDEN\desktop.ini
attrib +s C:\HIDDEN
attrib +s +h C:\HIDDEN\desktop.ini

Windows creerà una cartella C:\HIDDEN a livello di file system ma nella finestra di Esplora file apparirà col nome Prova: provare per credere.

Non solo. Provate a memorizzare un file di qualunque tipo nella cartella C:\HIDDEN. Aprendo il file desktop.ini ivi creato quindi aggiungendovi quanto segue, il file memorizzato come nomeoriginale.exe apparirà come nomemodificato.exe:

[LocalizedFileNames]
nomeoriginale.exe=nomemodificato

Nel caso dell’esempio, la cartella con il nome modificato (ovvero Prova) non risulterà neppure visibile in Esplora file aggiungendo anche l’attributo hidden (“nascosta”):

attrib +h C:\HIDDEN

Affinché Esplora file mostri tale cartella si può premere la combinazione di tasti Windows+R, digitare rundll32.exe shell32.dll,Options_RunDLL 0, cliccare sulla scheda Visualizzazione quindi togliere il segno di spunta da Nascondi i file protetti di sistema (sconsigliato).

Per eliminare la cartella insieme con tutto il suo contenuto bisognerà digitare rd C:\HIDDEN /q /s dal prompt dei comandi.

Ovviamente non si dovrebbe mai usare il file desktop.ini per provare a nascondere file e cartelle in Windows: in primis, per impostazione predefinita, il sistema operativo indicizzerà comunque il contenuto delle cartelle (vedere Cercare file nel PC Windows 10: come funziona la nuova ricerca).
Per secondo disattivando la casella Nascondi i file protetti di sistema (sconsigliato) e attivando Visualizza cartelle, file e unità nascosti, la versione modificata del nome della cartella sarà in ogni caso visibile.

Cliccando due volte sul file desktop.ini ed esaminandone il contenuto, si potrà conoscere il nome reale della cartella. In alternativa, si può usare – al prompt dei comandi – dir C:\ /ads per conoscere i nomi reali di tutte le cartelle di sistema (in questo caso quelle presenti nella cartella C:\).

Per nascondere file e cartelle, l’approccio migliore consiste nel creare un volume crittografato con VeraCrypt (Come proteggere i propri dati ed evitare di subire attacchi) e comunque attivare la cifratura delle unità con BitLocker (BitLocker, come proteggere i dati su hard disk e SSD e chiedere una password all’avvio).

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