Router region, differenze tra le impostazioni regionali

Tutti i router WiFi, nel momento in cui si configura la rete wireless, offrono delle impostazioni che vengono battezzate region settings.
Router region, differenze tra le impostazioni regionali

Tutti i router WiFi, nel momento in cui si configura la rete wireless, offrono delle impostazioni che vengono battezzate region settings.
Si tratta di impostazioni regionali che consentono di regolare il funzionamento del modulo WiFi sulla base delle normative vigenti in tutti i vari Paesi del mondo.

Ma quali differenze ci sono agendo sul menu a tendina Region del router WiFi?

Innanzi tutto, nel pannello di configurazione del router viene sempre esposto un messaggio d’allerta traducibile nel modo seguente: “Attenzione, assicurarsi di selezionare la nazione corretta in modo da adeguarsi alla corrispondente legislazione. Impostazioni scorrette possono causare interferenze”.

Router region, differenze tra le impostazioni regionali
Il messaggio appare accedendo al pannello di configurazione del router (vedere Configurare router: guida per tutti i modelli ed i provider Internet) cliccando sulle sezioni Wireless 2,4 GHz e Wireless 5 GHz nel caso dei router dual band (Che differenza c’è tra WiFi 2,4 GHz e 5 GHz?).

Scegliere, come impostazione regionale l’Italia piuttosto che un altro Paese riveste un’importanza a dir poco fondamentale.

Innanzi tutto, il router WiFi utilizzerà soltanto le frequenze radio il cui impiego è permesso nella corrispondente nazione. Per quanto riguarda le frequenze sui 2,4 GHz, ad esempio, nella maggior parte degli stati europei è consentito l’utilizzo di 13 canali, in Giappone sono adoperabili 14 canali mentre negli Stati Uniti solamente 11. Ciò significa che l’impiego dei canali 12, 13, 14 è illegale Oltreoceano.

La variazione delle impostazioni regionali sul router WiFi ha poi generalmente effetto anche sulle potenze in gioco.
Di default (vedere ad esempio la sezione WiFi Advanced del pannello di configurazione del router) il router trasmette alla massima potenza possibile (valore 100% nel menu a tendina Transmit power).

Router region, differenze tra le impostazioni regionali
Tale valore, però, si riferisce alla massima potenza trasmissiva permessa nella nazione indicata nelle impostazioni regionali del router.

Per esempio, in Italia non si possono superare i 20 dBm/100 mW EIRP sulle frequenze dei 2,4 GHz. Negli Stati Uniti, invece, è permesso trasmettere con potenze maggiori, fino a 30 dBm/1 W EIRP.

Molti moduli WiFi fino a qualche tempo fa installati sui router wireless erano contraddistinti da una potenza in uscita pari a 100 mW, aumentabile fino a 200 mW grazie all’utilizzo di antenne da 3 dB che, come spiegato nell’articolo Come scegliere una antenna WiFi consentono di raddoppiare il valore della potenza trasmissiva.

Router region, differenze tra le impostazioni regionali
È tutt’altro che infrequente, tuttavia, imbattersi in router che – da specifiche – consentono di raggiungere i 27 dBm/500 mW EIRP o anche 30 dBm/1 W EIRP.

Cosa significa la sigla EIRP?

EIRP è l’acronimo di Effective Isotropic Radiated Power ovvero potenza isotropica irradiata equivalente.

Si tratta di una misura di densità di potenza radio irradiata da un’antenna. La densità cui viene fatto riferimento è quella riferita all’irradiazione di un’antenna isotropa ideale (vedere Come scegliere una antenna WiFi).
Indipendente dalla larghezza di banda impegnata, EIRP misura l’effettiva potenza trasmissiva di un sistema radio.

Senza scendere in troppi dettagli tecnici, il valore EIRP è dato dalla potenza trasmissiva sommata al guadagno d’antenna meno le perdite sul cavo.

Variare le impostazioni regionali sul router è legale?

Ecco spiegato, quindi, perché il produttore chiede agli utenti di verificare la corretta regolazione delle impostazioni regionali sul router WiFi.

Nell’articolo Realizzare un collegamento WiFi a lunga distanza abbiamo spiegato che anche un privato può realizzare collegamenti wireless a grande distanza ma in Italia è necessario trasmettere sui 2,4 GHz, rispettando le potenze massime consentite (20 dBm EIRP o 100 mW) e ricorrendo esclusivamente ad apparati per le telecomunicazioni provvisti di marcatura CE.

Modificare le impostazioni regionali sul router, in conclusione, può spesso aiutare a far crescere la potenza trasmissiva. Purtuttavia, è sempre bene controllare le impostazioni selezionate siano compatibili con le normative vigenti in Italia.

Il buon vecchio Inssider Home consente subito conto della potenza del segnale, anche sulla base di una eventuale variazione delle impostazioni regionali nel pannello di configurazione del router WiFi.
Dopo aver scaricato ed installato l’applicazione facendo riferimento a questa scheda, cliccando su Networks si potrà immediatamente verificare la potenza del segnale ed i canali usati.

Va infine ricordato come alcuni firmware personalizzati per i router (ad esempio DD-WRT) consentano una precisa regolazione delle potenze trasmissive (vedere Creare un hotspot WiFi con DD-WRT o Zerotruth).

Per maggiori informazioni, suggeriamo di fare riferimento ai seguenti articoli:
Interferenze WiFi: ecco come evitarle
Aumentare la copertura della rete WiFi

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