Accordo Google-Viewdle sul riconoscimento facciale?

Le acquisizioni condotte in porto dai vari colossi dell'IT danno sempre un'idea dei progetti a cui i responsabili delle società stanno guardando con maggior interesse.

Le acquisizioni condotte in porto dai vari colossi dell’IT danno sempre un’idea dei progetti a cui i responsabili delle società stanno guardando con maggior interesse. Fonti vicine a Google riferiscono che l’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin sarebbe ormai in procinto di apporre la firma definitiva ad un accordo commerciale che era già nell’aria da circa un anno. Sebbene di conferme ufficiali ancora non ve ne siano, Google avrebbe ormai messo le mani su Viewdle, impresa da tempo attiva nel settore del riconoscimento facciale e della realtà aumentata.

In che modo Google utilizzerà le risorse di Viewdle è ancora tutto da scoprire ma non è difficile formulare alcune ipotesi. In primis, il colosso di Mountain View migliorerà le proprie abilità nel riconoscimento dei volti, similmente a quanto già fatto in passato da Facebook (vedere l’articolo Riconoscimento facciale di Face.com è ora di Facebook).
Presentate a dicembre scorso (Google+ presenta il suo riconoscimento facciale), l’azienda di Page e Brin potrà ottimizzare il comportamento del suo social network Google+ nel rilevare i visi degli utenti estendendo tale possibilità, ad esempio, ai contenuti video (leggasi YouTube).

Tutto dovrà comunque svolgersi con la massima chiarezza e trasparenza. Le autorità europee, infatti, hanno recentemente criticato le modalità con cui Facebook ha implementato i sistemi di riconoscimento facciale sul social network richiedendo alcune modifiche. L’azienda di Zuckerberg preferì disabilitare le funzionalità di rilevamento automatico ripropondendola agli utenti solo dopo l’applicazione di una serie di interventi correttivi. “Il riconoscimento facciale è già stato disattivato per i nuovi iscritti a Facebook mentre i dati raccolti sulle varie utenze saranno cancellati entro il prossimo 15 ottobre“, aveva dichiarato Billy Hawkes, commissario irlandese per la protezione dei dati personali.

Google ha quindi l’opportunità di giocarsi bene le proprie carte cercando eventualmente di proporre servizi innovativi. Oltre all’identificazione dei volti nei video (i tecnici della società hanno già effettuato diversi esperimenti in tal senso: Google riconoscerà gli oggetti presenti nei video YouTube), è possibile vengano implementati nuovi sistemi basati sui gesti delle mani (senza alcuna interazione “fisica” con la macchina) ed è altamente probabile che il “know-how” di Viewdle venga sfruttato per ottimizzare il funzionamento degli occhiali per la realtà aumentata (Google Glasses, nuova frontiera per gli sviluppatori) dando simultaneamente il via a progetti similari.

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