ADUC denuncia ancora una volta Italia-Programmi.net

Prosegue la stretta su Italia-Programmi.net, sito Internet che sta continuando ad inviare solleciti di pagamento a migliaia di utenti italiani chiedendo loro il versamento di una quota di iscrizione.

Prosegue la stretta su Italia-Programmi.net, sito Internet che sta continuando ad inviare solleciti di pagamento a migliaia di utenti italiani chiedendo loro il versamento di una quota di iscrizione. Molti utenti, tra i quali il presidente dell’antitrust, hanno dichiarato di non aver mai effettuato alcun tipo di registrazione sul sito della socità e, nonostante ciò, si sono visti recapitare le richieste di pagamento, via e-mail o per posta ordinaria.
L’ADUC ha quindi deciso di presentare un nuovo esposto all’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) chiedendo l’apertura di due provvedimenti: il primo teso a disporre la sospensione dell’attività espletata da Estesa Limited, la società offshore con sede nella Repubblica delle Seychelles che gestisce il sito Italia-Programmi, il secondo per la nuova condotta commerciale che consiste nell’invio agli utenti italiani di una comunicazione dall’oggetto “Convocazione presso Tribunale Regionale Giudiziario” (Cliccando qui è possibile consultare il testo delle nuova denuncia trasmessa all’antitrust dal presidente dell’ADUC, Vincenzo Donvito).

La nuova minacciosa comunicazione che Italia-Programmi starebbe spedendo “contiene una serie di informazioni false“, scrive l’ADUC. Nella lettera si fa riferimento, infatti, all’esistenza di un “Tribunale regionale giudiziario” che non esiste nell’ordinamento italiano e la cui dizione può vagamente assomigliare al tribunale amministrativo regionale. ADUC continua, poi, con l’esaminare gli altri aspetti della comunicazione firmata Estesa Limited: “la possibilità che un avvocato incaricato dalla società possa fissare una udienza presso Giudice tributario“, la minaccia di spese a carico dell’utente per “ingiunzioni tributarie”, l’indicazione dell’IP col quale l’utente si sarebbe registrato e così via. L’associazione per la tutela dei consumatori osserva come, ovviamente, la magistratura tributaria non abbia alcuna giurisdizione né competenza in materia di controversie fra privati; inoltre viene rimarcato come nessun avvocato possa “disporre” del tribunale fissando un’udienza.

Emmanuela Bertucci, uno dei legali di ADUC, consiglia di non pagare e di ignorare qualunque richiesta dovesse pervenire. Solo nel caso in cui il sollecito dovesse arrivare per raccomandata A/R (caso sinora mai verificatosi), l’associazione suggerisce di rispondere con un’analoga raccomandata A/R di diffida indirizzata alla sede legale della società.
In calce a questa pagina ADUC riporta anche un modulo per inviare un esposto alla Procura della Repubblica della propria città richiedendo l’intervento dell’autorità sul piano penale.

Ed un fascicolo sembra sia stato appena aperto dalla Procura di Roma che ha dato il via ad un’indagine sul comportamento della società delle Seychelles.

Il 29 agosto 2011, l’AGCM aveva intimato alla società Estesa Limited di “sospendere ogni attività diretta a pubblicizzare su Google Adwords o su altri strumenti di pubblicità online, in via diretta o indirettamente tramite siti ponte, la fruizione gratuita di software scaricabili dal sito www.italia-programmi.net“. Sul suo sito l’Autorità dispose quanto segue:La società dovrà chiarire sul suo sito che si tratta di un servizio a pagamento e dovrà sospendere ogni attività di sollecito del pagamento del presunto abbonamento annuale nei confronti di quei consumatori che hanno comunicato di non aver mai voluto sottoscrivere un abbonamento, non essendosi neppure resi conto della natura onerosa del servizio offerto“. A poco più di quattro mesi di distanza, il 4 gennaio 2012, l’AGCM comunicò di aver irrogato una sanzione pari 1,5 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette nei confronti del sito Italia-Programmi (ved., a tal proposito questo comunicato).

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