Alexa lancia una sfida pericolosa: due parole sulla sicurezza delle prese elettriche

Amazon si affretta a correggere il comportamento di Alexa che a una domanda ben precisa lanciava una sfida pericolosa. Cos'è successo e cosa c'entra la sicurezza di spine e prese elettriche.

In un momento di noia, durante le festività natalizie, una bimba statunitense di 10 anni ha chiesto ad Alexa di proporle una sfida. Il fatto è che l’assistente digitale di Amazon avrebbe presentato un gioco pericoloso, come conferma la madre che ha immediatamente lanciato l’allarme su Twitter.

L’intelligenza artificiale di Alexa avrebbe recuperato da un sito comunemente usato per formare comunità online quella che era stata da qualcuno presentata appunto come una sfida. Chiamata “outlet challenge“, impazzava su TikTok un paio di anni fa.

Senza entrare troppo nei dettagli, Alexa avrebbe consigliato alla bambina di lasciare un caricabatterie inserito per metà nella presa elettrica a muro quindi di toccarne i contatti. Qualcosa di pericolosissimo perché lì la tensione è elevata e il rischio di folgorazione è dietro l’angolo (oltre che quello di provocare gravi danni ad altre persone e a cose).
Ci tornano in mente drammatici casi come quello della campionessa russa rimasta folgorata nella sua vasca da bagno: in quell’occasione (era fine 2018) tante testate si affrettarono a colpevolizzare lo smartphone o il caricabatterie utilizzati quando in realtà si scoprì l’utilizzo di una prolunga con cavi danneggiati e scoperti.

In tanti Paesi, purtroppo, gli impianti elettrici restano fatiscenti e addirittura non vengono installati neppure interruttori magnetotermici differenziali, in Italia da tempo prescritti per legge. Anzi, con l’entrata in vigore (settembre 2011) della norma CEI 64-8 V3 allegato A anche negli impianti a uso domestico è obbligatorio l’impiego di almeno 2 interruttori al fine di garantire una maggiore sicurezza.

Sebbene la bambina si sia ben guardata dal mettere in pratica il suggerimento pericoloso, l’incidente descritto ha letteralmente fatto il giro del mondo.
Per quanto riguarda il caso segnalato negli Stati Uniti, Amazon ha comunicato di aver individuato e risolto il problema aggiungendo che la fiducia e la sicurezza dei clienti è sempre al centro del lavoro dell’azienda. “Non appena siamo venuti a conoscenza di questo errore, abbiamo agito rapidamente per correggerlo“, ha dichiarato un portavoce di Amazon.

Ma quanto sono sicure spine e prese elettriche? Da noi può venirsi a creare un corto tra due contatti di una spina non inserita saldamente e correttamente nella presa a muro?

Diciamo subito che le prese italiane e la presa tedesca (o Schuko) ormai ampiamente adottata sia Italia che nel resto d’Europa offrono ottime rassicurazioni in termini di sicurezza.

Data per scontata la presenza dell’interruttore magnetotermico differenziale, le spine che si collegano alle prese italiane (P10 da 10A; P11 da 16A; P17/11 bipasso) prevedono l’utilizzo di contatti protetti e isolati per metà in modo da scongiurare l’esposizione degli stessi in caso di inserimento imperfetto.

La presa Schuko (il termine deriva dal tedesco schutzkontakt ovvero “contatto protetto”), che rispetto alle altre citate in precedenza occupa due moduli in qualsiasi supporto, ben protegge le parti in tensione: è infatti caratterizzata da contatti laterali per la messa a terra e da un bordo che impedisce il contatto con gli spinotti durante l’operazione di inserimento.
In Italia si usano tanto le prese P30, versioni “ibride”, che permettono di collegare sia una spina italiana che una Schuko.

A dimostrazione di quanto in Italia si sia investito sin dagli “albori” sugli aspetti della sicurezza, ricordiamo il brevetto di Vimar registrato nel 1968 (Sicury): gli ingegneri dell’azienda fondata a Marostica (Vicenza) idearono un sistema basato sull’utilizzo di un’aletta di plastica nella presa a muro. Quando la spina viene rimossa, l’aletta che svolge la funzione di otturatore impedisce l’inserimento di qualunque oggetto proteggendo in particolare i più piccoli.
L’utilizzo del brevetto descritto in questo video YouTube del 2013 fu concesso gratuitamente da Vimar all’intera industria e diventò quindi uno standard a livello internazionale e un simbolo del “made in Italy“.

Oltre a Sicury le altre protezioni usate nelle prese italiane e Schuko (da inserire sempre e soltanto nelle prese a muro a loro destinate) consentono di evitare corti pericolosissimi per l’incolumità di persone e cose. È bene comunque essere vigili e porre la massima attenzione ai consigli che un assistente digitale o un’intelligenza artificiale possono fornire perché se la fonte per offrire le risposte alle domande degli utenti è il Web, senza un’attenta e preventiva azione di filtro, i rischi possono essere davvero importanti.

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