AMD ruggisce in ambito server con i suoi processori EPYC: è accordo con Oracle

Oracle sceglie di utilizzare anche server basati su processore EPYC: l'azienda fondata da Larry Ellison diversifica la sua offerta e segna ufficialmente il ritorno di AMD nei data center.

Dopo aver finalmente rintuzzato la sfida a Intel nel settore dei processori destinati ai sistemi dei professionisti e a quelli per il mercato di massa, AMD è tornata a far sentire la sua voce anche in ambito server e data center.
Ponendo fine a una lunga assenza in questo remunerativo segmento di mercato, AMD ha presentato lo scorso anno i suoi primi processori EPYC e di recente si è parlato dell’imminente arrivo di una CPU “da guinness” con 128 core logici (Indiscrezioni su un processore AMD EPYC con ben 128 core logici).


Oggi AMD mette a segno un’importante “conquista”: Oracle inizierà a offrire i suoi servizi cloud usando anche nuovi server equipaggiati con i processori AMD EPYC.
L’azienda fondata da Larry Ellison permetterà ai clienti di scegliere configurazioni con un numero massimo di due CPU EPYC 7551 a 32 core fisici (64 logici) affiancate da 512 GB di RAM, fino a 25 interfacce Gigabit Ethernet e fino a 1 Petabyte di storage.


Secondo i portavoce di Oracle, i nuovi sistemi cloud basati sui processori AMD EPYC offrirebbero il 33% in più in termini di banda rispetto alle CPU Intel con un rapporto prezzo-potenza migliore di 2,5 volte. Il costo operativo per singolo core sarebbe pari a 0,026 euro l’ora.

Il deployment dei nuovi server EPYC inizierà dagli Stati Uniti, proseguirà entro la fine del mese con il centro di calcolo Oracle di Londra per poi raggiungere gli altri data center europei.

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