Android 15: previsto netto salto di qualità per l'audio spaziale

Audio spaziale su Android 15? Prestazioni migliorate e consumi ridotti: ecco come potrebbe migliorare questa funzione.
Android 15: previsto netto salto di qualità per l'audio spaziale

Il lancio di Android 15, tra le varie migliorie che dovrebbe proporre agli utenti, dovrebbe comportare anche un sostanziale miglioramento dell’audio spaziale.

Ad affermare ciò è Mishaal Rahman di Android Authority, che ha inquadrato come l’utilizzo di connessioni Bluetooth Low Energy Audio utili per migliorare questa funzionalità così interessante.

Questa novità, di fatto, dovrebbe aprire la strada a un numero crescente di dispositivi compatibili con l’audio LE, garantendo l’ottimizzazione della larghezza di banda e, di conseguenza, un’esperienza sonora più godibile.

Non solo: con la nuova versione di Bluetooth è anche possibile ridurre i consumi energetici dei dispositivi, aumentando dunque in modo considerevole l’autonomia di cuffie e speaker wireless.

Audio spaziale su Android 15: suono migliorato e consumi più contenuti

Sebbene Android 15 offra una varietà non così ampia di novità, sembra che le introduzioni abbiano effetti ben percepibili anche dagli utenti meno esperti.

Ad esempio, vi sono serie possibilità che sia introdotta una nuova funzione per individuare anche i dispositivi Android anche se spenti purché con una piccola quantità di batteria rimanente. Da quanto si è potuto apprezzare con Android 15 Beta 2, poi esistono anche nuove funzionalità per quanto riguarda il lancio protetto di app in background.

L’audio spaziale è una soluzione particolarmente apprezzata dai cinefili, in quanto durante la visione di film e serie TV offre un grado di immersione uditiva mai vista prima. Per ottenere questo tipo di risultato, viene utilizzato un software  capace di creare un “paesaggio sonoro” a 360 gradi, determinando l’origine dei suoni e gestendo gli stessi per far sentire l’utente come all’interno del film.

L’audio spaziale non è di certo una novità legata alla nuova versione del sistema operativo di Google. Da tempo, infatti, questo tipo di funzione viene proposta da Airpods Pro e AirPods Max, con Samsung che ha seguito l’esempio di Apple per alcuni modelli di Galaxy Buds.

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