L'Antitrust ha multato Big Luca e ha indagato altri 5 influencer: cosa hanno fatto

L'AGCM sanziona influencer per le pubblicità sui guadagni facili. Big Luca e Michele Leka tra i casi più rilevanti, con multe da 65 mila euro.
L'Antitrust ha multato Big Luca e ha indagato altri 5 influencer: cosa hanno fatto

L’Antitrust italiano ha intensificato la sua attenzione sul mondo dell’influencer marketing, un settore in rapida crescita ma ancora scarsamente regolamentato. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente concluso un’importante operazione volta a promuovere maggiore trasparenza nelle comunicazioni commerciali sui social media, colpendo pratiche scorrette e introducendo nuove regole per tutelare i consumatori.

AGCM Vs. Influencer Marketing

I sei influencer sui quali l’AGCM ha acceso i suoi riflettori sono Luca Marani, Alessandro Berton, Hamza Mourai, Davide Caiazzo, Luca De Stefani e Michele Leka. I primi quattro di questi sei influencer non hanno avuto sanzioni, perché hanno concordato con l’Autorità un piano di impegni per rientrare nella legalità, gli ultimi due sono stati multati per 65 mila euro in totale.

Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di regolamentazione del settore, avviato già nel gennaio 2025 con interventi di moral suasion rivolti ad altri influencer. Tali azioni hanno portato a risultati positivi, sottolineando l’efficacia di un approccio collaborativo per migliorare la conformità normativa.

Maxi multa per Big Luca

Luca De Stefani, noto come Big Luca, è stato multato per 60.000 euro per pratiche commerciali ingannevoli. L’AGCM ha avviato un procedimento in seguito a una segnalazione, contestando due pratiche principali: la “Pratica A” riguarda la promozione enfatica di “guadagni facili e sicuri” e l’omissione di informazioni essenziali o della natura pubblicitaria dei contenuti, mentre la “Pratica B” concerne l’uso di testimonianze e recensioni non verificate e la presenza di “fake followers“.

Nonostante le argomentazioni difensive di De Stefani e l’asserita cessazione delle attività, l’Autorità ha ritenuto le pratiche ancora in essere e ingannevoli, supportata anche dal parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Di conseguenza, l’AGCM ha vietato la continuazione di tali pratiche e ha comminato sanzioni pecuniarie per un totale di 60.000 euro, richiedendo a De Stefani di comunicare le iniziative di adeguamento.

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