API GPT-4 disponibili per tutti: cosa sono e come funzionano

Le nuove API GPT-4 sono disponibili per tutti gli utenti paganti di OpenAI: quali sono le novità per gli sviluppatori che si servono di modelli generativi basati sull'intelligenza artificiale.
API GPT-4 disponibili per tutti: cosa sono e come funzionano

Il modello generativo GPT-4 di OpenAI è al momento il più avanzato dell’azienda guidata da Sam Altman. Milioni di sviluppatori hanno richiesto l’accesso alle API GPT-4 da marzo 2023 e la gamma di prodotti innovativi che sfruttano il modello cresce di giorno in giorno.

Da oggi gli utenti registrati su OpenAI che hanno attivo un abbonamento, possono accedere alla versione più completa delle API GPT-4. Le nuove API offrono la possibilità di interagire con GPT-4 direttamente dalle proprie applicazioni.

L’azienda spiega che viene adesso offerta la possibilità di elaborare e generare testo fino a 8.000 token. Al solito, il modello è utilizzabile per generare risposte, completare frasi, svolgere attività linguistiche e altro ancora, sfruttando un contesto molto più ampio rispetto alle versioni precedenti.

Il termine token si riferisce a una singola unità di testo utilizzata dai modelli di linguaggio: è un concetto importante, anche sul piano delle implicazioni dirette sui costi e sulla capacità di elaborazione delle richieste da parte del modello messo a disposizione sul cloud da OpenAI.

Contemporaneamente, OpenAI ha annunciato la disponibilità delle API per l’accesso a GPT-3.5 Turbo, DALL-E e Whisper. DALL-E è un generatore di immagini che utilizza il deep learning per creare contenuti grafici “inediti” a partire da una descrizione testuale. Whisper, invece, è il sistema di riconoscimento automatico della voce sviluppato da OpenAI.

Chat Completions API

Le Completions API di OpenAI consentono agli sviluppatori di integrare i modelli di linguaggio nelle proprie applicazioni e servizi. Gli sviluppatori possono specificare il tipo di completamento richiesto, ad esempio un breve testo descrittivo, un pezzo di codice, una traduzione, una sintesi di testo e altro ancora.

Grazie a questo strumento, gli sviluppatori hanno a disposizione un modo semplice per sfruttare i modelli di linguaggio avanzati di OpenAI senza dover costruire e addestrare i propri modelli da zero. Così le Completions API possono essere utilizzate in una vasta gamma di applicazioni: chatbot, assistenti virtuali, strumenti di scrittura assistita, automazione di attività linguistiche e molto altro ancora.

I portavoce di OpenAI spiegano che le Completions API aiutano anche a ridurre il rischio di attacchi di tipo prompt injection poiché il contenuto fornito dall’utente può essere strutturalmente separato dalle istruzioni.

Nel percorso lungo il continuo miglioramento delle Completions API, OpenAI ha annunciato che a partire da gennaio 2024 dismetterà i modelli più vecchi e ha chiarito quali sono i sostituti più aggiornati e potenti.

Ben lungi dall’essere perfetto, il comportamento di GPT-4 potrà in futuro essere in futuro personalizzato più in profondità dagli sviluppatori. Stando a quanto rivelato da Altman e i suoi, entro la fine di quest’anno dovrebbe essere possibile migliorare le abilità di GPT-4 utilizzando i propri dati, sottoponendo il modello a una fase di addestramento aggiuntiva, effettuabile ex post.

In compenso, il numero uno di OpenAI ha recentemente dichiarato che per adesso il modello GPT-5 non è all’orizzonte. Forse anche per gettare acqua sul fuoco dopo i timori, avanzati da più parti, sulla potenziale pericolosità dei modelli troppo vasti.

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