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Con l’ultimo aggiornamento delle liste dei suoi prodotti vintage e obsoleti, Apple chiude un altro capitolo significativo nella storia dei suoi dispositivi. Come al solito molti utenti, commentando sui social, sottolineano come la decisione di non produrre più ricambi sia il modo con cui Apple invita a cambiare dispositivo, portando inevitabilmente a riflettere su abitudini di consumo e strategie aziendali.
I nuovi device Apple vintage
Adesso rientrano nella lista dei prodotti Apple vintage anche questi dispositivi:
- iPhone 8 (128 GB di storage)
- iPad Pro 2018 (11 pollici)
- iPad Pro 2018 (12,9 pollici di 3a generazione)
- MacBook Air 2019 (13 pollici)
- iMac 2019
- Mac Pro 2013
La recente riclassificazione coinvolge prodotti iconici come il Mac Pro 2013, l’iPhone 8 da 128GB, e l’iPad Pro 2018, che entrano ufficialmente nella categoria Vintage.
L’aggiornamento, come da tradizione, porta conseguenze concrete per i possessori dei prodotti coinvolti. I dispositivi definiti Vintage sono quelli fuori produzione da più di cinque ma meno di sette anni: per questi Apple offre ancora un supporto limitato, che però dipende dalla disponibilità dei componenti necessari.
I nuovi device Apple obsoleti
I dispositivi che adesso rientrano nella lista dei prodotti Apple obsoleti sono:
- AirPort Express (2a generatione)
- AirPort Time Capsule (2 TB)
- AirPort Time Capsule (3 TB)
- AirPort Extreme 802.11ac
I prodotti classificati come Obsolete sono quelli fuori produzione da oltre sette anni e non beneficiano più di alcun servizio di riparazione ufficiale presso i centri autorizzati Apple. Questo cambiamento impatta sia i privati sia i professionisti che ancora utilizzano queste tecnologie per le loro attività quotidiane.
Perché Apple abbandona i suoi prodotti
Questa politica di Apple – basata su un supporto limitato nel tempo – viene spesso criticata dai possessori di dispositivi ancora perfettamente funzionanti. Tuttavia, la strategia dell’azienda riflette una precisa volontà di spingere verso l’adozione di tecnologie più recenti, considerate più sicure ed efficienti.
Secondo Apple, questa scelta è motivata dalla necessità di ottimizzare la gestione dei ricambi e delle risorse, ma apre un dibattito importante sui temi della sostenibilità ambientale e del diritto alla riparazione. Sempre più utenti si interrogano sulla reale durata dei prodotti tecnologico e sulla possibilità di prolungarne la vita affidandosi a riparatori non ufficiali o ricorrendo a soluzioni alternative.
Gli utenti si trovano così davanti a una scelta: passare a modelli più recenti o cercare di prolungare la vita dei propri dispositivi Apple, anche a costo di rinunciare al supporto ufficiale. In un contesto in cui la tecnologia evolve rapidamente, il tema della riparazione e della sostenibilità diventa sempre più centrale nel dibattito pubblico e nelle strategie delle aziende del settore.