A partire dal 1° dicembre 2025, il primo iPhone SE diventa ufficialmente obsoleto.
Questo significa stop a riparazioni autorizzate, niente più ricambi originali, niente più aggiornamenti di sicurezza. È questo il destino del dispositivo compatto lanciato da Apple nel marzo 2016, che varicherà la soglia dei sette anni dalla sua ultima distribuzione commerciale, entrando nella categoria ufficiale degli obsoleti.
La decisione segna un passaggio cruciale per chi ancora possiede il piccolo smartphone con schermo da 4 pollici e il celebre pulsante Home con Touch ID. Non si tratta soltanto di una questione amministrativa: l’etichetta di obsoleto comporta conseguenze concrete e immediate.
Gli Apple Store e i centri di assistenza cesseranno di offrire riparazioni, sostituzioni di batteria e ordini di componenti originali. I proprietari si troveranno così di fronte a una scelta cruciale: continuare a utilizzare un dispositivo non aggiornato con vulnerabilità di sicurezza non corrette, affidarsi a riparatori indipendenti senza garanzie sui componenti, oppure valutare l’acquisto di un modello più recente.
iPhone SE diventa obsoleto: la fine di un’era
L’iPhone SE originale rappresentava una risposta di Apple alla domanda di uno smartphone compatto e accessibile, equipaggiato con il processore A9 dello stesso iPhone 6s e disponibile nelle varianti di memoria 16, 32, 64 e 128 GB. Per quasi un decennio ha servito chi preferiva dimensioni ridotte e un prezzo contenuto, diventando un punto di riferimento per i sostenitori del diritto alla riparazione e della sostenibilità nel consumo digitale.
La recente riorganizzazione della gamma Apple ha accelerato il tramonto del modello originale. Nel febbraio 2025, l’azienda ha dismesso la linea SE a favore del nuovo iPhone 16e, una proposta radicalmente diversa: display OLED da 6,1 pollici, Face ID e un processore A18. Con questa mossa, Apple ha sigillato definitivamente l’addio a elementi iconici come il già citato pulsante Home, il Touch ID e la porta Lightning, consolidando la transizione verso tecnologie più moderne.
Per l’ecosistema delle riparazioni indipendenti, la classificazione come obsoleto rappresenta una barriera significativa. I fornitori autorizzati non potranno più ordinare pezzi di ricambio attraverso i canali ufficiali, restringendo ulteriormente le opzioni per chi desidera mantenere in vita dispositivi ormai fuori produzione. Gli attivisti del diritto alla riparazione vedono in questa politica un rafforzamento del controllo di Apple sul ciclo vitale dei prodotti, una pratica che contrasta con gli obiettivi di economia circolare e riduzione dei rifiuti elettronici.