AppSheet, per sviluppare app senza scrivere codice: adesso su Google Cloud

Google acquista AppSheet e fa diventare lo strumento per scrivere app senza scrivere codice parte integrante della sua piattaforma cloud.

Google sta facendo un po’ di acquisti. Dopo aver inserito nel proprio portafoglio Pointy, soluzione per portare rapidamente online le attività che fino ad oggi si sono basate su store fisici, l’azienda di Mountain View ha appena annunciato l’acquisizione di AppSheet, una piattaforma di sviluppo di applicazioni aziendali senza necessità di mettere mano al codice.

AppSheet offre uno strumento versatile e completo per la creazione di applicazioni mobili e web utilizzando origini dati come Google Drive, DropBox, Office 365, database, fogli di calcolo basati e CRM come Salesforce.

Secondo il vicepresidente di Google Cloud, Amit Zavery, l’acquisizione completerà la strategia di Google che consiste nel “ripensare lo spazio in cui le applicazioni vengono sviluppate e distribuite” aiutando le aziende e i professionisti nel processo di trasformazione digitale guardando all’innovazione continua.

In un comunicato stampa, il CEO di AppSheet, Praveen Sheshadri, ha voluto sottolineare che i servizi AppSheet esistenti non verranno rimossi ma che alla fine verranno comunque migrati sulla piattaforma Google Cloud.
Inoltre, il team di AppSheet, composto da oltre 20 persone, si unirà a Google Cloud, dove si assicurerà che le integrazioni con le fonti di dati ospitate nel cloud come Office 365, Salesforce, Box, Dropbox, iOS, browser web e database siano sempre sviluppate, aggiornate e conservate.

Ci aspettiamo di combinare i punti di forza di AppSheet con la profonda esperienza nel settore maturata da Google Cloud in settori verticali come i servizi finanziari, la vendita al dettaglio, i media e l’intrattenimento“, ha scritto Sheshadri. “(…) La nostra missione principale è immutata: vogliamo democratizzare lo sviluppo delle app permettendo al maggior numero possibile di persone di costruire e distribuire applicazioni senza scrivere una riga di codice“.

AppSheet consente agli sviluppatori che non dispongono di conoscenze sul versante della programmazione di raccogliere dati e trasformarli in informazioni utili per l’azienda e per il business. Grazie a questa soluzione, le app possono ereditare funzionalità basate su algoritmi di intelligenza artificiale e gestire autonomamente i flussi.
La piattaforma AppSheet è in grado di raccogliere dati da qualsiasi dispositivo sincronizzandosi istantaneamente con la fonte di dati originale ed è capace di eseguire analisi in tempo reale utilizzando dashboard personalizzate e report generati in automatico.

Le app create con AppSheet possono inoltre acquisire immagini, registrare posizioni, scansionare codici a barre, inviare notifiche, generare rapporti, inviare email, accettare firme, funzionare anche offline, permettere l’installazione multi-device e attenersi alle logiche definite dall’utente.

Più di 200.000 applicazioni sono state ad oggi create utilizzando la suite di sviluppo di AppSheet.
Il valore dell’intesa tra Google e AppSheet non è noto ma di recente l’azienda ha raccolto 19,3 milioni di dollari sotto forma di investimenti provenienti da venture capital e altri soggetti business.

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