Autenticazione a due fattori con le nuove YubiKey 5: disponibile anche un modello con chip NFC

Yubico presenta quattro nuove chiavette per facilitare l'autenticazione a due fattori e proteggere in modo più efficace i proprio account utente. Cosa sono e come funzionano.

Yubico, nota azienda leader nella progettazione, produzione e commercializzazione, di soluzioni per l’autenticazione a due fattori (vedere Accedere a Google, Gmail e Dropbox senza digitare password) ha appena lanciato quattro nuove chiavette tutte compatibili con lo standard FIDO2. Delle quattro YubiKey 5, una è di più grandi dimensioni, usa un connettore USB-A e abbraccia anche il supporto NFC.

La versione NFC può dialogare con uno smartphone sbloccando l’accesso ad app e servizi semplicemente sfiorando il dorso del dispositivo mobile con la chiavetta.


Grazie alle chiavette Yubico è possibile contare su un livello di sicurezza aggiuntivo autorizzando l’accesso ai servizi online compatibili con un semplice tocco. In alcuni casi è possibile configurarle come sostitutivi dell’inserimento di nome utente e password velocizzando enormemente le procedure di autenticazione.
Allo stato attuale non tutti i browser supportano lo standard FIDO2 ma Chrome, Firefox ed Edge lo hanno già fatto proprio e presto sarà possibile effettuare il login in Windows 10 usando le chiavette compatibili: Windows Hello abbraccia le chiavette FIDO2 e lo standard aperto WebAuthn.


Delle YubiKey 5 appena presentate da Yubico, due sono di tipo USB-A, le altre due USB-C; sono tutte resistenti agli urti e all’immersione in acqua e presto saranno disponibili anche su Amazon Italia (per ora a catalogo ci sono quelle di quarta generazione).

Le chiavette Yubico si propongono come un’alternativa a Google Titan che la società di Mountain View ha per il momento lanciato solo negli Stati Uniti: Google Titan Key: lanciata negli USA a 50 dollari nelle versioni USB e Bluetooth.
Yubico aveva platealmente contestato la decisione di Google di utilizzare la tecnologia Bluetooth nelle sue chiavette sostenendo che essa non può offrire sufficienti garanzie in termini di sicurezza e suggerendo l’adozione della tecnologia NFC.

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