Facebook diventa proprietaria delle foto che si caricano online?

Privacy e Facebook sembrano un ossimoro: quello che si pubblica sul social network non è più sotto il pieno controllo degli utenti. In realtà, Facebook non diventa mai proprietaria dei contenuti che si pubblicano (può però riutilizzarli).

Sui social network e all’infuori di essi spesso diventano virali contenuti assolutamente non veritieri. Nell’ultimo periodo sta spopolando quello che viene presentato come un fatto: le foto caricate su Facebook diventano di proprietà della società di Mark Zuckerberg.

Iniziamo col chiarire subito che ciò non corrisponde al vero. Le foto caricate su Facebook così come qualunque altro contenuto immesso sul social network restano di esclusiva proprietà dell’utente.

Le foto su Facebook restano di proprietà dell’utente che le ha caricate, come qualunque altro contenuto

Che i contenuti caricati dall’utente su Facebook e condivisi (o meno) con altre persone restino di sua proprietà è chiaramente indicato anche nei termini di utilizzo del social network, consultabili – nella versione in italiano – in questa pagina (Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità): “L’utente è il proprietario di tutti i contenuti e le informazioni pubblicate su Facebook“.

Ciò significa che l’utente potrà disporre dei suoi contenuti come riterrà più opportuno. Tant’è vero che Facebook ricorda, poco più avanti, che foto e contenuti dell’utente potranno da questi essere adoperati altrove.

Facebook ricorda tuttavia che utilizzando il social network l’utente accorda all’azienda di Zuckerberg “licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, che consente l’utilizzo dei contenuti (…) pubblicati su Facebook o in connessione con Facebook“.
In altre parole, Facebook si dichiara libera di utilizzare le foto e gli altri contenuti conferiti dall’utente ovunque lo ritenga opportuno e senza versare un centesimo in termini di royalty. I contenuti, foto comprese, restano quindi di proprietà dell’utente ma Facebook non dovrà versare alcun corrispettivo economico se vorrà riutilizzarle.
Eventuali società con cui Facebook abbia stretto un accordo, potranno a loro volta – sulla base di un’apposita licenza – riutilizzare lo stesso materiale.

Il diritto di Facebook di usare foto e contenuti degli iscritti al social network cessa nel momento in cui l’utente cancelli specifici contenuti o chiuda il suo account. Nel caso in cui i contenuti fossero stati condivisi con utenti terzi e questi non li avessero rimossi, l’accesso agli stessi e l’eventuale riutilizzo degli stessi da parte di Facebook potrà proseguire.

Sebbene possano sembrare termini di licenza piuttosto insidiosi, Facebook ha deciso di approvare queste condizioni di utilizzo perché, diversamente, non potrebbe neppure visualizzare le foto pubblicate dagli iscritti nel news feed.

Certo è che nulla vieta a Facebook di usare, almeno lato backend, le foto degli utenti, incrociarle con le informazioni derivante dal sistema di tagging o analizzarne il contenuto mediante algoritmi di intelligenza artificiale.
Facebook già lo fa benissimo ed è in grado, automaticamente, di stabilire che cosa è presente in una foto, senza l’intervento degli utenti: Ecco come Facebook analizza le foto degli utenti.

Inoltre, non è una novità che Facebook abbia già sviluppato un sistema capace di riconoscere l’identità di una persona partendo da un qualunque volto, addirittura quando il viso non è perfettamente riconoscibile: Facebook riconosce le persone anche a viso oscurato.

Ovviamente Facebook non ha mai condiviso (e certo si guarderà bene dal farlo…) API che consentano di inviare una foto e risalire all’identità della persona raffigurata ma effettuare un’operazione del genere sarebbe possibile già oggi. In maniera molto simile a quello che fa Google con la ricerca inversa delle immagini: Dove è stata scattata quella foto? Con Google è possibile saperlo.

Alcuni ricercatori, realizzando il servizio FindFace, hanno dimostrato che è possibile risalire al nome e cognome di una persona attingendo al database del social network russo VKontakte: Riconoscere l’identità di una persona da una foto: FindFace.

Ed è indubbio che lato server Facebook sia in grado di realizzare qualcosa del genere già da molto tempo. Grazie a DeepFace (Deepface: Facebook già in grado di riconoscere volti), Facebook può comporre un database contenente la “firma” di ciascun viso.
Combinando tali informazioni con le informazioni contenute nei suoi database può istantaneamente risalire all’identità di un utente del social network (partendo da una foto non pubblicata su Facebook) e conoscere i suoi interessi e preferenze.
Ecco perché un'”occhiatina” periodica al proprio elenco di “Mi piace” sarebbe bene darla.

Come verificare la lista dei propri Mi Piace su Facebook

Per consultare l’elenco completo dei Mi piace che si sono accordati nel corso del tempo, suggeriamo di seguire questa procedura:

1) Copiare l’URL della propria bacheca Facebook dalla barra degli indirizzi (esempio https://www.facebook.com/nomeutente) premendo la combinazione di tasti CTRL+C.

2) Visitare questo sito web (restituisce l’identificativo numerico associato al nome utente Facebook) e incollare (CTRL+V) l’URL nell’apposito campo cliccando quindi su Find numeric ID.

3) Digitare nella barra degli indirizzi del browser l’URL https://www.facebook.com/browse/fanned_pages/?id= e incollare, in fondo, il codice numerico (dopo il parametro id).
Si otterrà così la lista completa dei “Mi piace” via a via concessi, con la possibilità di revocarli.
Il bello è che con lo stesso meccanismo si possono scoprire tutti i “Mi piace” dei propri amici: basta semplicemente indicare il nome utente corretto prima di premere il pulsante Find numeric ID.

Attenzione a cosa si condivide e come lo si fa

Attenzione quindi a ciò che si condivide su Facebook e a come lo si condivide. Le impostazioni sulla privacy di Facebook permettono di fare in modo che chiunque possa accedere ai contenuti pubblicati sulla propria bacheca o condivisi con altri utenti.

Il riconoscimento facciale in Facebook è una realtà così come lo è anche in Google (si pensi alla funzionalità di Google Foto che in Italia non è direttamente attivabile: Riconoscimento facciale in Google Foto, come si attiva). La realizzazione di un dispositivo indossabile per la realtà aumentata (“occhiali intelligenti” connessi alla Rete) capace di riconoscere una persona ancora prima che si presenti e saperne sin da subito le preferenze e interessi sarebbe già possibile fin da ora.

Se si utilizza Facebook, quindi, è sempre bene proteggere adeguatamente il proprio account (vedere Proteggere gli account web e migliorarne la sicurezza) e riflettere bene sulle impostazioni legate alla gestione della privacy.

Il punto di riferimento è questa pagina che, su Facebook, permette di definire:

a) Definire chi può accedere al contenuto dei post pubblicati in futuro (tutti è l’impostazione più sconsigliata; si dovrebbe optare al massimo per Amici).
b) Stabilire chi può accedere ai vecchi contenuti.
c) Controllare in quali post/foto si è stati “taggati”.
d) Indicare chi può inviare richieste di amicizia.
e) Consentire l’indicizzazione del profilo Facebook da parte dei motori di ricerca.
f) Permettere o negare la ricerca mediante numero telefonico.

Tenendo sempre presente la regola generale che se non si vuole condividere qualcosa è bene non pubblicarla affatto su Facebook, può essere utile verificare anche quali contenuti vengono mostrati pubblicamente e quali sono accessibili da cerchie ristrette di persone.


Per procedere, è sufficiente accedere alla pagina Informazioni del proprio profilo Facebook quindi cliccare sui vari pulsanti Modifica (raffigura una piccola matita). Qui si troverà uno strumento (Modifica privacy) che permetterà di definire gli utenti autorizzati a visualizzare ciascun gruppo di informazioni.

Consigliamo comunque sempre di aprire una finestra di navigazione in incognito (vedere l’articolo Navigazione in incognito, quando utilizzarla?) e di incollare, nella barra degli indirizzi, l’URL della propria bacheca Facebook.


In questo modo si può verificare quali dei propri contenuti Facebook (foto e testi) contenuti verranno visualizzati pubblicamente e saranno quindi accessibili da parte di chiunque, motori di ricerca compresi.

A proposito del precedente punto f), nell’articolo Scoprire numero privato o sconosciuto, come si fa, al paragrafo Scoprire numero sconosciuto: i vari strumenti, abbiamo visto come Facebook possa essere usato come “elenco telefonico” per i numeri di telefonia mobile.

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