Google One, nuovo strumento per gestire lo spazio occupato sul cloud

Google presenta il nuovo servizio per controllare come viene impegnato lo spazio sul cloud dall'utente e dai membri del suo stesso nucleo familiare.

Google ha confermato che gli utenti di Android e iOS possono beneficiare di 15 GB di spazio gratuito per il backup dei dati memorizzati nei loro dispositivi, anche senza iscriversi ad alcun piano Google One: Google One al debutto in Italia: come condividere lo spazio cloud.

Google One consente di superare il limite dei 15 GB: versando un canone di abbonamento mensile o annuale è possibile salvare i propri file sui server dell’azienda di Mountain View servendosi di un contenitore virtuale di dimensioni comprese tra 100 GB e 30 TB.

Indipendentemente dal fatto che si stia usando il piano free o si fosse attivato un abbonamento Google One, visitando questa pagina è possibile sapere in che modo si sta impegnando lo spazio a disposizione sul cloud. Google indica il quantitativo di dati memorizzati in Drive, Gmail, Foto e negli altri servizi.
Dal momento che Google One, una volta attivato un piano a pagamento, è eventualmente condivisibile con i membri della famiglia, Google indica anche le persone che stanno occupando di più il servizio con i loro dati.

Le stesse informazioni sono fornite anche dall’app nomelink scaricabile tramite il Play Store.

La novità di queste ore è che Google ha lanciato un nuovo strumento per verificare quali elementi memorizzati sul cloud impegnano più spazio: raggiungibile cliccando qui, “Gestisci lo spazio di archiviazione del tuo account” consente di rivedere e rimuovere elementi duplicati, superflui e di grandi dimensioni.

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