Hard disk NVMe 2.0: Seagate presenta il primo modello

Le specifiche NVMe 2.0 approvate lo scorso anno hanno esteso il supporto delle specifiche agli hard disk tradizionali e Seagate è la prima azienda a togliere il velo da un disco fisso di nuova generazione. Quali i vantaggi.

A giugno 2021 il consorzio NVM Express aveva annunciato le nuove specifiche NVMe 2.0: tante le nuove funzionalità introdotte, tra le quali anche il supporto per gli hard disk tradizionali.
Sempre lo scorso anno, a novembre 2021, Seagate è stato il primo produttore di soluzioni per lo storage dei dati a presentare il primo prototipo di hard disk NVMe. Nel corso della dimostrazione tenuta all’epoca, i tecnici di Seagate hanno svelato il funzionamento di una soluzione rack a due unità e 12 vani basata sul sistema di archiviazione JBOD.
JBOD (Just a Bunch of Disks) è una tipologia di configurazione multilivello per i dischi: un insieme o array di unità è interconnesso a formare un singolo volume logico.

Dopo esattamente un anno, abbiamo finalmente un “assaggio” di come si presenteranno gli hard disk NVMe non appena arriveranno sul mercato.
Il primo campione di disco fisso NVMe porta il marchio Seagate Exos, la stessa denominazione usata per la gamma enterprise dei suoi prodotti. A una prima occhiata l’unità appare simile agli hard disk con fattore di forma pari a 3,5 pollici e dovrebbe essere subito disponibile in una versione da 18 Terabyte di capienza. Quando è stata presentata all’evento OCP Global Summit 2022, infatti, l’unità riportava l'”etichetta” Exos X18: non ci sono comunque conferme ufficiali sui “tagli” dei nuovi hard disk NVMe Seagate.

A ottobre 2022 era stata pubblicata la specifica più aggiornata NVMe 2.0c e adesso il supporto per un ventaglio di prodotti molto più ampio sembra destinato a cambiare significativamente lo scenario dello storage a livello mondiale.
La compatibilità di NVMe con gli hard disk introduce notevoli miglioramenti sul piano della sicurezza: il livello PCIe è suddiviso in dispositivi attendibili e non con il sistema di verifica che risulta separato. Fino a quando quest’ultimo non considera attendibili i dispositivi, questi vengono ignorati dall’host.

Il risultato è che NVMe consolida il suo ruolo di interfaccia di archiviazione primaria, senza la necessità di un bridge o di hardware di terze parti, diventando allo stesso tempo livello di trasporto standard per l’archiviazione I/O su tutti i tipi di media.

Nelle specifiche di NVMe viene prescritto il mantenimento del fattore di forma da 3,5 pollici e dello schema dei pin SATA/SAS così da facilitare l’integrazione degli hard disk NVMe nelle configurazioni esistenti.

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