Scoprire il numero di una chiamata anonima con Whooming: funzionamento, dubbi e perplessità

Per scoprire il numero del chiamante nel caso di telefonate anonime (effettuate oscurando il numero telefonico) sino ad oggi l'unica possibilità era quella di richiedere al proprio operatore l'attivazione (concessa generalmente per brevi perio...

Per scoprire il numero del chiamante nel caso di telefonate anonime (effettuate oscurando il numero telefonico) sino ad oggi l’unica possibilità era quella di richiedere al proprio operatore l’attivazione (concessa generalmente per brevi periodi di tempo; di solito 15 giorni) del cosiddetto servizio “override. Tale servizio, poco conosciuto, può essere attivato su richiesta dell’utente sia nel caso di linee fisse che mobili dietro il versamento di un “canone di abilitazione” d’importo variabile.
Nel caso di comportamenti particolarmente gravi da parte del chiamante anonimo (minacce, molestie, stalking,…) l’unica alternativa, sino ad oggi, era quella della denuncia alle autorità competenti.

A beneficio di tutti gli utenti italiani è arrivato Whooming, un servizio – per il momento offerto a titolo completamente gratuito – che consente di scoprire il numero di una chiamata anonima.
Il servizio è senza dubbio innovativo perché nulla di simile era mai stato presentato prima d’ora, almeno nel nostro Paese.

Il meccanismo su cui si basa Whooming è molto semplice: il servizio mette a disposizione un numero fisso con prefisso italiano (06, Roma) verso il quale si dovranno trasferire tutte le chiamate anonime. Il numero telefonico romano non risponderà mai ma, all’arrivo dei primi squilli, provvederà automaticamente a stabilire la numerazione del chiamante.
Basterà quindi impostare una “deviazione” sulla propria utenza verso il numero di Whooming. Ogni volta che si rifiuterà una chiamata anonima, questa sarà dirottata sulla numerazione di Whooming che stabilirà immediatamente ed in modo automatico l’identità del chiamante anonimo.

Sul sito ufficiale di Whooming non è stata al momento pubblicata alcuna spiegazione “tecnica” sul funzionamento del servizio. Possiamo facilmente ipotizzare, tuttavia, come avvenga l’apparente “magia”.

Effettuare una chiamata anonima da telefono fisso e mobile

Per effettuare una chiamata anonima da una linea fissa è sufficiente anteporre lo speciale prefisso *67# al numero telefonico da chiamare. Il meccanismo funziona correttamente con tutti i principali operatori di telefonia fissa.
Viceversa, per chiamare anonimamente da un cellulare, di solito è sufficiente anteporre il codice #31# al numero telefonico da contattare.

Premesso che la centrale telefonica “conosce” il reale numero del chiamante e che uno speciale “flag” permette di evitarne l’esposizione all’utente chiamato, il team di Whooming, evidentemente, dev’essersi accordato con qualche operatore per disattivare l’attributo “anonimo” su qualunque chiamata in ingresso diretta verso la loro numerazione 06.

Ecco quindi spiegato l’arcano: rifiutando una chiamata anonima e trasferendola automaticamente verso la numerazione romana di Whooming, il numero del chiamante sarà subito reso in chiaro. L’utente riceverà l’indicazione relativa ai numeri anonimi “rifiutati” e rediretti verso il numero 06 di proprietà di Whooming attraverso un messaggio di posta elettronica oppure accedendo alla propria area privata sul sito del servizio.

Scoprire chi sta effettuando una chiamata anonima con Whooming

Whooming mette a disposizione una semplice pagina di test che mostra le utenze che hanno chiamato il numero telefonico 0694802015 utilizzando i prefissi *67# da fisso oppure #31# da terminali mobili. Componendo *67#0694802015 oppure #31#0694802015, si effettuerà una chiamata anonima verso il numero di Whooming (non risponderà nessuno; neppure un risponditore automatico: la chiamata verrà rigettata).

Dopo appena qualche secondo, si vedrà comunque apparire pubblicamente, in questa pagina, il proprio numero telefonico.
Trattandosi di una pagina pubblicamente accessibile, il numero del chiamante, già “deanonimizzato”, sarà parzialmente oscurato. In altre parole, non saranno leggibili, in chiaro, tutte le cifre del numero chiamante.

L’apposizione dei caratteri “#”, tuttavia, sembra effettuata in modo casuale. Potrebbe quindi accadere, come abbiamo notato nel caso di alcuni numeri, che Whooming oscuri solo le prime cifre (prefisso internazionale e parte del prefisso) rendendo piuttosto semplice ipotizzare la corretta completa numerazione. Un comportamento, questo, sicuramente da migliorare.

Registrandosi al servizio, specificando il proprio numero telefonico ed un’e-mail valida Whooming invierà un’e-mail ogniqualvolta venga deviata, sul numero 06, una qualsiasi chiamata anonima.

Dopo aver confermato l’attivazione di un account personale Whooming, si dovrà attivare – sul proprio telefono cellulare – il trasferimento di chiamata su occupato verso la numerazione 0694802015. Whooming ricorda i codici da usare nel caso dei principali operatori telefonici italiani:

TIM, Vodafone, Wind: **67*0694802015#
Tre (H3G): **67*0694802015*11#

Il codice **67* serve appunto per richiedere l’attivazione della deviazione su occupato.

Al rifiuto dell’utente di una qualunque chiamata in ingresso, sul cellulare, l’operatore telefonico invia il segnale di occupato. Ecco perché il codice da utilizzare è proprio **67* (vedere, ad esempio, la pagina di supporto sul sito ufficiale di TIM).

Ovviamente se si risponderà alla chiamata, il numero del chiamante anonimo non verrà mai tracciato ed esposto in chiaro da Whooming: per ottenere la numerazione di chi sta provando ad instaurare una conversazione usando ID anonimo, si dovrà necessariamente rifiutare la chiamata in modo manuale.

Su un telefono Android, per rifiutare la chiamata, basterà agire sull’icona della “cornetta” di colore rosso (a destra).

Accendendo alle impostazioni del telefono, si potrà verificare (ed eventualmente disattivare) il trasferimento di chiamato su occupato appena abilitato:

L’attivazione del trasferimento di chiamata disattiverà i servizi degli operatori telefonici che consentono di ricevere, ad esempio, un SMS nel momento in cui si riceva una chiamata mentre si è occupati in un’altra conversazione. Prima di provare Whooming, quindi, è indispensabile annotare quanto figura nel campo Se occupato.

Con la deviazione attiva, Whooming non mostra il numero chiamante anonimo nella pagina pubblica ma soltanto nell’area privata dell’utente, a registrazione ultimata.

Whooming: dubbi e perplessità

È innegabile che un servizio come Whooming possa essere di valido aiuto per quegli utenti che sono continuamente bersagliati da chiamate indesiderate.

Non è possibile però non porre sul tavolo tutta una serie di dubbi e perplessità. In primis, è altamente probabile che Garante Privacy italiano voglia pubblicare un suo autorevole parere sulle modalità operative di Whooming. Piuttosto complesse e sfaccettate sono le questioni normative che s’intersecano, a maglia strettissima, col funzionamento di un servizio qual è Whooming.

Da parte nostra, per il momento, ci limitiamo ad osservare che sul sito di Whooming non è riportato nessun riferimento ad alcuna società né un numero di P.IVA (obbligatorio, peraltro, nel nostro Paese).

Effettuando un Whois per verificare l’intestatario del dominio whooming.com, non si perviene ad alcun risultato utile dal momento che i dati del registrante sono protetti da ContactPrivacy, sito di una società statunitense che propone di tutelare la privacy di chi registra un nome a dominio.

Su Whooming, inoltre, è sì pubblicato un “disclaimer sulla privacy“, ma non viene chiarito come i dati raccolti saranno utilizzati in futuro (e-mail e numeri telefonici).

Se, quindi, da un lato, il servizio appare certamente funzionante ed efficace per scoprire i numeri delle chiamate anonime, Whooming pone oggi – almeno alla data della stesura del presente articolo – tutta una serie di interrogativi tutt’altro che banali.
Una così ampia ed articolata commistione di informazioni personali quali numeri telefonici (anche appartenenti a terzi) ed indirizzi di posta elettronica potrebbe davvero suscitare l’interesse dei Garanti Privacy a livello internazionale. Se Whooming guarda ad una maggiore trasparenza ponendo gli strumenti per superare il problema delle chiamate anonime alla portata di tutti, sarebbe probabilmente auspicabile un maggior livello di trasparenza anche nei confronti degli utenti finali.

Aggiornamento: Whooming non riesce soltanto a rappresentare in chiaro le numerazioni telefoniche dalle quali partono chiamate anonime effettuate usando i “prefissi” *67# e #31# ma anche le chiamate avviate utilizzando CLIR (Calling Line Identification Restriction) oscurato in centrale. Lo abbiamo potuto verificare grazie ad una numerazione di prova (con il servizio CLIR abilitato in centrale) gentilmente fornitaci dal provider VoipVoice. Whooming, quindi, opera correttamente anche con le numerazioni VoIP.

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