Un hard disk può essere più veloce di un SSD? L'esempio del Seagate Mach.2 Exos 2X14

Nonostante si parli di hard disk per il momento di classe enterprise il termine di paragone non possono che essere gli SSD SATA 6 Gbps.

Seagate ha presentato i primi hard disk basati sulla sua tecnologia Mach.2 che mira a velocizzare così tanto le prestazioni dei dischi fissi da renderle paragonabili a quelle delle unità SSD. Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: il “benchmark” non sono ovviamente i prodotti PCIe NVMe ma le unità a stato solido SATA 6 Gbps.

Ogni hard disk è compatto dai piatti magnetici per la memorizzazione dei dati, lo spindle ovvero l’asse su cui sono fissati i piatti, le testine di lettura e scrittura e l’attuatore, un componente che si occupa di controllare le azioni del braccio durante la lettura e la scrittura dei dati.

Seagate Mach.2 Exos 2X14 presenta un doppio attuatore che permette di ottenere fino a 2 volte le prestazioni di un disco fisso da 3,5 pollici a singolo attuatore.
L’azienda con sede principale a Cupertino (California) ha dichiarato che questi nuovi hard disk sono in grado di trasferire dati al ritmo di 524 MB/s, performance in linea con quelle assicurate dalle unità SSD SATA.

Un Mach.2 Exos 2X14 consuma in media circa 7W con un picco di 13,4W in caso di workload pesanti da gestire. Valori che pongono l’unità un po’ al di sopra degli hard disk tradizionali ma assolutamente ragionevoli se si pensa che Mach.2 Exos 2X14 è un disco fisso da almeno 7 TB che ospita elio per ridurre al massimo gli attriti con i piatti che ruotano a 7200 RPM.
Il valore MTBF (mean time between failures) dichiarato è pari a 2.500.000 ore e l’unità viene commercializzata con una garanzia di cinque anni.

Dati tecnici che permettono di comprendere l’anima spiccatamente enterprise dei prodotti appena presentati da Seagate. A beneficio di una serie di clienti selezionati sono già disponibili modelli Mach.2 da 18 TB ma tra il 2023 e il 2026 Seagate conta di immettere sul mercato esemplari capienti per 30, 50 Terabyte o anche di più grazie anche all’uso della tecnologia HAMR.
Difficile ipotizzare se e quando le unità Mach.2 saranno rese disponibili per il mercato consumer.

Il dato IOPS (Input/output operations per second), va detto, risulta mediocre se paragonato con quello degli SSD. In lettura/scrittura random 4K si parla di appena 304/384 IOPS mentre la latenza media si attesta sui 4,16 ms. Nell’articolo in cui spieghiamo come funzionano le unità SSD si possono verificare i valori in gioco.

Seagate scommette sulla tecnologia usata nel Mach.2 Exos 2X14 che secondo l’azienda sarà un vero e proprio punto di riferimento negli anni a venire, soprattutto per quelle realtà che necessitano di importanti capacità di storage dei dati.
Il prezzo non è al momento noto ma i portavoce di Seagate rivelano che Mach.2 Exos 2X14 non costerà più di un hard disk da 14 TB a elio.

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