Verifica copertura fibra: gli strumenti da usare

Dopo la chiusura di Fibrapp e Fibra.click quali sono gli strumenti che gli utenti possono utilizzare per verificare la copertura in fibra ottica attuale e pianificata.

C’erano una volta app come Fibrapp e applicazioni come Fibra.click, due strumenti eccezionali – continuamente aggiornati – che permettevano di verificare la copertura in fibra ottica per qualunque numero civico d’Italia.
Ogni lunedì (ovvero quando i database aggiornati vengono pubblicati da TIM) le due applicazioni provvedevano a collegarsi con il sito Wholesale di Telecom Italia e a scaricare i fogli elettronici relativi alle centrali e agli armadi stradali attivi e pianificati.

L’ex monopolista ha però recentemente pubblicato il disclaimerle informazioni contenute nei file presenti in questa pagina sono di proprietà TIM. Il loro utilizzo è consentito esclusivamente agli Operatori per le seguenti finalità: invio a TIM degli ordini di fornitura dei servizi di accesso ai clienti finali; individuazione delle zone in copertura geografica dei clienti finali. Al di fuori di queste circostanze non è consentito registrare tali contenuti – in tutto o in parte – su alcun tipo di supporto, riprodurli, copiarli, pubblicarli e utilizzarli a meno di preventiva autorizzazione scritta da parte di TIM. In caso contrario TIM si riserva di tutelare i propri diritti in tutte le sedi che riterrà opportune“. TIM ha inoltro “invitato” gli sviluppatori delle due app a cessare ogni utilizzo non autorizzato dei database.

Peccato, perché sia Fibrapp che Fibra.click offrivano informazioni utilissime per conoscere la pianificazione della copertura in fibra ottica, l’architettura della rete e la tipologia di connessione fruibile, una stima della velocità in downstream/upstream a collegamento attivato.

Quali strumenti usare per verificare la copertura fibra

Presentiamo di seguito i migliori strumenti che possono essere oggi utilizzati per scoprire la copertura fibra attuale e pianificata in qualunque zona d’Italia:

1) Verifica copertura fibra con gli strumenti di Planetel

Planetel è un operatore indipendente di telefonia fissa che mette a disposizione degli interessati due strumenti che consentono di ottenere una serie di informazioni utilissime sulla rete in fibra e sui servizi di connettività attivabili presso ciascun numero civico.
Dei due strumenti online proposti da Planetel il più utile per numero di informazioni fornite è quello accessibile cliccando qui.

Digitando comune, indirizzo e numero civico, l’applicazione web controllerà l’eventuale disponibilità di servizi di connettività in fibra ottica con architettura FTTH (Fiber-to-the-Home; il cavo fibra arriva fino al “modem” dell’abbonato), FTTC (Fiber-to-the-Cabinet; il cavo fibra si ferma in corrispondenza dell’armadio stradale mentre a valle si prosegue con il tradizionale doppino telefonico in rame) e FTTE (Fiber-to-the-Exchange; la fibra arriva fino in centrale o presso un armadio che ne fa le veci, poi si prosegue con il tradizionale doppino in rame, vedere FTTE, fibra ottica su rete rigida: che cosa significa).
Sempre più comune l’installazione in rete di MSAN (Multi-Service Access Node): simili agli armadi stradali vengono utilizzati nel caso in cui l’operatore trovi ostacoli particolari che non permettono la posa del sopralzo sull’armadio stradale ripartilinea.

Scorrendo il report fornito da Planetel fino a individuare l’indicazione VDSL, è possibile verificare i servizi in fibra eventualmente disponibili e ottenere anche l’identificativo della centrale di riferimento.

Nella parte conclusiva della schermata, Planetel riporta la distanza stimata dalla centrale, quella dal cabinet (ovvero dall’armadio stradale) e le velocità stimate in downstream e in upstream che sono verosimilmente ottenibili.

Se il civico indicato fosse indicato come raggiunto dalla fibra FTTC ma in calce alla pagina si leggesse solo la dizione “ULL” anziché “FTTC”, suggeriamo di portarsi a questo indirizzo e ripetere la ricerca. È probabile che si tratti di una connessione FTTE con il rame che viene utilizzato fino in centrale.

Questa particolare configurazione è suggerita dalla presenza dell’indicazione FTTCAB-VDSL da Centrale. Poco più sotto si leggeranno le velocità stimate in downstream e upstream.

2) Utilizzare BroadbandMap per avere un’indicazione delle velocità auspicabili

Se si fosse in procinto di attivare una connessione a banda ultralarga, il consiglio è anche quello di dare uno sguardo al sito BroadbandMap, voluto e periodicamente aggiornato da AGCOM.
Cliccando su Fisso cablato (new) in alto quindi portandosi nell’area d’interesse oppure cercando un indirizzo specifico, si potranno avere indicazioni sulle tecnologie disponibili e sulle velocità raggiunte in zona sia in downstream che in upstream.
Basta infatti cliccare sui simboli posti da BroadbandMap sulla mappa per leggere le prestazioni ottenibili in corrispondenza di ciascun numero civico.

I valori sono espressi in Mbps (Mbps cosa significa e a che cosa corrisponde?). Nell’esempio in figura si vede come con una ADSL tradizionale si raggiungano quasi 17 Mbps in downstream mentre con una connessione in fibra (VDSL), attivabile presso il civico corrispondente, si arrivi fino a 45 Mbps. Interessante il balzo in avanti in termini di velocità di upload: da circa 1 Mbps nel caso dell’ADSL, qui si passa a quasi 8 Mbps.

AGCOM non ha ufficialmente chiarito l’origine dei dati: secondo quanto previsto nella Determina Direttoriale 1/16/DSD i dati rilevati “sul campo” devono essere regolarmente comunicati all’Autorità da parte degli operatori di telecomunicazioni: “l’Autorità costituisce, tramite periodico aggiornamento richiesto agli operatori autorizzati, una banca di dati di tutte le reti di accesso ad Internet di proprietà sia pubblica sia privata esistenti nel territorio nazionale, dettagliando le relative tecnologie nonché il grado di utilizzo delle stesse“. E ancora: “I soggetti di cui all’art.1 della Delibera n. 7/16/CONS (ovvero “Tutti i soggetti pubblici e privati detentori delle infrastrutture di rete che forniscono il servizio di accesso ad Internet“) sono tenuti a comunicare all’Autorità i dati utili alla costituzione del “Sistema di mappatura”“.
Non si tratta quindi di semplici stime delle velocità ottenibili in downstream/upstream basate sulla distanza dell’utenza da servire dalla centrale e/o dall’armadio stradale.

3) Il sito ufficiale di TIM indica la tipologia di connessione e la velocità stimata

Portandosi in questa pagina quindi inserendo comune, indirizzo e numero civico (effettuare sempre una selezione dai menu a tendina che vengono proposti altrimenti lo strumento di verifica non funzionerà…), TIM indicherà chiaramente la tipologia di connessione in fibra eventualmente disponibile (FTTH, FTTC o FTTE) e le velocità attese.
Suggeriamo di prendere in considerazione i valori in downstream e upstream indicati in corrispondenza di Velocità media.

4) Verificare la copertura FTTH sul sito di Open Fiber

Open Fiber, la società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti, sta via a via estendendo le zone d’Italia raggiunte dalla sua rete interamente in fibra ottica (1 Gbps).
Nel nostro articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo abbiamo indicato le località già raggiunte con investimenti privati mentre sul sito dell’operatore è possibile effettuare un controllo più puntuale basato sull’inserimento del numero civico.

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