Bug Pixel 10 e Pixel 9: gravi problemi nella gestione delle foto

Problema nei Pixel: foto non salvate e file 'pending' a zero byte su Pixel 10 Pro, Pixel 10, Pixel 9 e 8a.
Bug Pixel 10 e Pixel 9: gravi problemi nella gestione delle foto

La scena è ormai familiare per molti appassionati di fotografia mobile: il telefono in mano, il momento perfetto davanti agli occhi, un clic dopo l’altro.

Ma per una vasta schiera di utenti Pixel, questa routine si sta trasformando in un vero incubo digitale. Da qualche settimana, infatti, si moltiplicano sui forum e nei gruppi social i racconti di chi si ritrova con foto non salvate, immagini svanite nel nulla e file vuoti, spesso contrassegnati dalla temuta dicitura pending.

E la frustrazione cresce, perché il fenomeno sembra colpire proprio quei dispositivi che dovrebbero garantire la migliore esperienza fotografica possibile: i nuovissimi Pixel 10 Pro, Pixel 10, l’intera famiglia Pixel 9, il compatto Pixel 9a oltre al più datato Pixel 8a. Dietro a questo malessere diffuso si nasconde un bug della fotocamera che sta mettendo a dura prova la fiducia dei consumatori.

Il problema si manifesta con una precisione inquietante: dopo una sequenza di scatti, nella cartella DCIM compaiono file da zero byte, impossibili da aprire, mentre il sistema segnala che le immagini sono ancora in elaborazione in background. In pratica, i ricordi di matrimoni, viaggi e occasioni irripetibili rischiano di andare persi per sempre, intrappolati in una sorta di limbo digitale.

Le foto dei Pixel finiscono in un “limbo digitale”: cosa sta succedendo?

L’analisi tecnica delle segnalazioni offre una spiegazione tanto semplice quanto preoccupante: la gestione della coda di salvataggio delle immagini, sotto stress, va in crisi. Quando si scattano foto in rapida successione, il processore crea dei segnaposto temporanei, ma il sistema non riesce più a completare la scrittura effettiva dei file. Così, invece di immagini, ci si ritrova con documenti vuoti e la fastidiosa notifica di pending che non accenna a sparire.

La situazione ha raggiunto proporzioni tali da attirare l’attenzione degli esperti di settore, che hanno iniziato a consigliare una serie di accorgimenti per limitare i danni, almeno fino a quando Google non rilascerà un aggiornamento risolutivo. I suggerimenti, condivisi sulle principali community online, sono chiari e pratici:

  • Controllare immediatamente ogni scatto, verificando che le immagini siano realmente presenti nella cartella DCIM e non solo visibili nella galleria;
  • Ridurre il ritmo degli scatti, soprattutto durante eventi importanti, per evitare di sovraccaricare il sistema di gestione della fotocamera;
  • Non forzare il riavvio del dispositivo se compare la notifica di elaborazione in background, poiché questo potrebbe compromettere ulteriormente il salvataggio delle immagini;
  • Eseguire backup regolari su cloud o su computer dopo ogni sessione fotografica, così da avere sempre una copia di sicurezza dei propri ricordi.

Questi semplici accorgimenti, seppur non risolutivi, possono fare la differenza tra la perdita definitiva di momenti preziosi e la possibilità di recuperarli. Nel frattempo, però, resta il senso di incertezza e di delusione che serpeggia tra gli utenti. Per molti, infatti, la scelta di un Pixel nasce proprio dalla promessa di un’esperienza fotografica superiore. Ma quando la tecnologia tradisce questa aspettativa, il danno d’immagine per il brand è inevitabile.

Eppure, la risposta di Google non è stata all’altezza delle aspettative. Nonostante le numerose segnalazioni, confermate anche da fonti vicine ai team di supporto, l’azienda non ha ancora fornito un commento ufficiale né una tempistica per la distribuzione della patch correttiva. Questo silenzio alimenta il malcontento e la percezione di essere stati abbandonati proprio nel momento del bisogno.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti