Canva trasforma Affinity che diventa freemium: cosa cambia per gli utenti?

Arriva Affinity by Canva, app unificata gratuita nelle funzioni base; strumenti di AI generativa con abbonamento annuale.
Canva trasforma Affinity che diventa freemium: cosa cambia per gli utenti?

Il panorama del design digitale vive una trasformazione senza precedenti: la storica piattaforma Affinity abbandona il tradizionale modello a pagamento per aprirsi a una base gratuita, segnando una svolta che promette di ridefinire il rapporto tra creatività e accessibilità.

Un cambiamento che nasce dall’acquisizione da parte di Canva, portando alla luce una strategia che punta sull’integrazione, sull’innovazione e su un’offerta pensata sia per i nuovi utenti sia per i professionisti più esigenti.

Fino a pochi mesi fa, Affinity era sinonimo di licenza perpetua: una suite apprezzata dai creativi di tutto il mondo, disponibile esclusivamente tramite un acquisto una tantum. Questo paradigma, però, è stato completamente rivoluzionato con l’arrivo di Affinity by Canva, la nuova versione 3.0 che segna il debutto di un freemium model nel cuore della suite. L’applicazione unificata integra in un’unica soluzione le funzionalità di Photo, Designer e Publisher, offrendo gratuitamente tutte le capacità essenziali e riservando le opzioni avanzate – in particolare quelle legate all’AI generativa– agli utenti che scelgono di sottoscrivere un abbonamento annuale di circa 120 dollari.

Canva acquista Affinity e propone un prodotto totalmente rinnovato

Questa rivoluzione non si limita al solo aspetto commerciale, ma coinvolge anche il lato tecnico. La nuova app supporta sia architetture x86 che Arm su Windows, mentre su macOS si presenta come una soluzione universale, perfettamente compatibile con processori Apple Silicon e Intel, richiedendo almeno la versione 10.15 Catalina. Per quanto riguarda invece il mondo mobile, gli utenti iPad dovranno pazientare fino al 2026 per vedere una versione dedicata della piattaforma, segno di una roadmap tecnologica in continua evoluzione.

In un contesto così dinamico, la voce di Ash Hewson, CEO della compagnia, si è fatta sentire con forza: “Lo sviluppo di questa nuova era è avvenuto in stretta collaborazione con la comunità di creatori”, ha dichiarato, sottolineando la volontà di trovare un equilibrio tra prestazioni, affidabilità e libertà creativa.

Tuttavia, nonostante le rassicurazioni, la reazione della community è eterogenea: da un lato, l’accesso gratuito alle funzioni essenziali rappresenta una straordinaria opportunità per chi si avvicina per la prima volta al mondo del design digitale; dall’altro, i professionisti manifestano dubbi e perplessità, soprattutto per l’addio al modello a licenza perpetua e per il rischio di una crescente dipendenza dagli abbonamenti ricorrenti.

Gli analisti del settore non hanno tardato a sottolineare come questa strategia rifletta perfettamente la filosofia di Canva: espandere la base utenti grazie a strumenti gratuiti di alta qualità, per poi monetizzare attraverso l’introduzione di funzionalità premium. Particolarmente significativa è la scelta di riservare gli strumenti basati su AI generativa esclusivamente agli abbonati paganti, una mossa che mette in evidenza l’enorme valore economico attribuito alle tecnologie di intelligenza artificiale generativa e che conferma il ruolo centrale che queste avranno nell’evoluzione futura della piattaforma.

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