Cassetto digitale PagoPA: cos'è e come funziona

In arrivo il nuovo cassetto digitale PagoPA: cos'è e a che cosa servirà. Sarà lanciato nel 2022 e permetterà di conservare e recuperare tutti i documenti scambiati con la Pubblica Amministrazione.

PagoPA è una società pubblica interamente partecipata dal Ministero dell’economia e delle finanze che tra i vari servizi mette a disposizione di cittadini e imprese l’omonima piattaforma per la gestione dei pagamenti in favore della Pubblica Amministrazione.

In un altro articolo abbiamo visto come pagare con PagoPA online senza muoversi di casa o dall’ufficio: buona parte degli avvisi di pagamento che si ricevono oggi sono infatti dematerializzati. Essi contengono i riferimenti per effettuare il versamento degli importi dovuti con il sistema PagoPA usando un unico strumento, anche attraverso autenticazione mediante SPID quindi senza registrazione e senza più dover conservare decine di credenziali diverse.

La legislazione vigente prevede una procedura detta conservazione sostitutiva: essa mira a garantire nel tempo la validità legale di un documento informatico gestito in forma digitale.
Parlando di una fattura elettronica per legge sia chi emette che chi riceve tale documento è obbligato a conservarlo correttamente rivolgendosi di norma a un prestatore di servizio accreditato oppure fruendo del servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e attivabile su richiesta dell’interessato.

Cos’è il cassetto digitale PagoPA e come funziona

Prendendo spunto dallo schema utilizzato per la gestione e la conservazione delle fatture elettroniche, è stato realizzato il nuovo cassetto digitale PagoPA che conterrà in digitale una copia di tutti gli atti che interessano il cittadino o l’impresa.

Si tratta di un servizio che non solo fornisce garanzie in termini di conservazione sicura dei documenti digitali ma permetterà alle Pubbliche Amministrazione di accedere agli stessi documenti.
Si pensi ad esempio a una dichiarazione ISEE presentata dal cittadino per una qualunque finalità: essa potrà essere utilizzata da qualunque Pubblica Amministrazione senza più doverla richiedere all’interessato.

L’obiettivo è rendere i servizi online più semplici da usare senza che il cittadino debba ogni volta attivarsi per ripresentare da zero una domanda cercando di nuovo o ricostruendo la documentazione necessaria. Un esempio è l’app IO portata al debutto ad aprile 2020 e che inverte il rapporto nelle relazioni tra enti pubblici e cittadino. È infatti la Pubblica Amministrazione che, in un unico posto (l’app IO, appunto), ricorda all’utente scadenze e opportunità: non è più il cittadino che deve tenere a mente decine di adempimenti.

Nel cassetto digitale PagoPA confluiranno e saranno conservati secondo le disposizioni di legge non soltanto i documenti prodotti dagli utenti e inviati agli enti pubblici ma anche comunicazioni, atti, notifiche e pagamenti.

Il cassetto digitale PagoPA non è ancora realtà ma i responsabili del progetto hanno fatto presente che verrà lanciato nel corso del 2022. Agenzia delle Entrate, Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e INPS saranno subito “della partita” ma saranno molti altre le Pubbliche Amministrazioni che aderiranno al progetto.

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