OpenAI prosegue lungo il percorso che mira a snellire il lavoro degli sviluppatori software, a tutti i livelli. Oggi lo fa con Codex, un assistente in grado di eseguire molteplici attività in parallelo: dalla scrittura di nuove funzionalità, alla correzione di bug, fino alla generazione di pull request pronte per la revisione. Codex si integra direttamente con ChatGPT permettendo a singoli programmatori e team di sviluppo di massimizzare produttività e qualità del software.
Codex: un agente cloud-native per il ciclo di vita del software
Il nuovo Codex opera interamente nel cloud, integrandosi con ChatGPT tramite una barra laterale dedicata. Ogni task assegnato è eseguito in un ambiente sandbox isolato, pre-caricato con il repository di interesse. Questo schema consente di:
- Isolare i task: ogni richiesta è elaborata in un ambiente dedicato, riducendo i rischi di interferenze e facilitando la tracciabilità.
- Automatizzare operazioni complesse: Codex può leggere, modificare file, eseguire comandi shell, lanciare test, avviare verifiche sul codice e molto altro.
- Monitorare in tempo reale: l’utente può seguire l’avanzamento delle attività tramite una dashboard interattiva.
Dopo aver completato ciascun compito assegnatogli, Codex applica le modifiche nel proprio ambiente, fornendo evidenze verificabili tramite log e output di test.
L’utente può quindi revisionare i cambiamenti proposti, richiedere ulteriori revisioni, aprire una pull request su GitHub, integrare direttamente le modifiche nell’ambiente locale.
L’ambiente di Codex può essere configurato per rispecchiare fedelmente quello di sviluppo reale, minimizzando i rischi legati allo sviluppo di software che non usano un approccio generalizzato.
Da questo punto in avanti della presentazione, potete verificare come Codex reagisce alle richieste di modifica dei progetti software da parte dell’utente ed esegue gli interventi in tempo reale sul cloud, all’interno di una sandbox.
Meccanismi di personalizzazione: AGENTS.md
Codex supporta la personalizzazione del suo comportamento tramite file AGENTS.md
collocati nel repository. Sono file di testo che permettono di guidare Codex nella navigazione del codice, di specificare i comandi di test e le best practice, di ottimizzare l’allineamento agli standard del team.
Secondo quanto riportano i tecnici di OpenAI, Codex sarebbe tuttavia capace di offrire prestazioni all’altezza delle aspettative e riscontri efficaci anche in assenza del file AGENTS.md
.
Codex è alimentato da codex-1, una versione ottimizzata del modello OpenAI o3, addestrata tramite reinforcement learning su compiti di programmazione reali. L’obiettivo era ottenere la massima aderenza allo stile di programmazione umano, precisione nell’esecuzione delle istruzioni, efficacia con una vasta gamma di ambienti e linguaggi di sviluppo.
Differenze tra Codex e Codex CLI
Nel 2021, OpenAI aveva presentato una prima versione di Codex: si trattava di un modello linguistico basato su GPT-3, utilizzato principalmente tramite API o integrato in strumenti come GitHub Copilot.
A marzo 2025, invece, la società guidata da Sam Altman ha reso disponibile Codex CLI, un agente AI che scrive e interpreta codice dalla finestra del terminale. Opera localmente sulla macchina dello sviluppatore, eseguendo comandi reali e manipolando i file direttamente nel sistema. Questo approccio “local-first” garantisce maggiore controllo, privacy e riduce la dipendenza da servizi cloud.
Il nuovo Codex svelato a maggio 2025, invece, è uno strumento legato a doppio filo con ChatGPT, fruibile quindi da browser e accessibili da coloro che hanno attivato un piano a pagamento. Maggiori informazioni sono reperibili in questo post di lancio.