È stato un lancio un po’ in sordina quello che ha caratterizzato l’arrivo di ChatGPT Go in Italia, una mossa strategica che OpenAI ha effettuato senza grandi clamori mediatici ma che è destinata a compiacere molti utenti del chatbot che non sono oggi disposti a pagare un abbonamento a prezzo pieno.
Questa novità si inserisce in un contesto di espansione globale pianificata con cura dall’azienda americana, che ha scelto di introdurre gradualmente questa soluzione in diversi mercati internazionali.
Dopo un periodo di attesa di alcuni mesi, ora anche gli utenti del Bel Paese possono finalmente scegliere questa nuova proposta commerciale, studiata per colmare il divario tra l’utilizzo gratuito di base e le soluzioni professionali più costose.
Che cos’è ChatGPT Go e quanto costa
ChatGPT Go è il piano “low cost” di OpenAI, pensato per chi necessita di strumenti più potenti rispetto alla versione base ma non vuole sostenere i costi dell’abbonamento premium completo.
La storia di questo abbonamento inizia circa quattro mesi fa, quando il progetto è stato presentato per la prima volta scegliendo l’India come nazione capofila per il test iniziale. In quel contesto, lo scorso agosto, agli utenti indiani veniva offerta la possibilità di sottoscrivere il servizio a 399 rupie, una cifra che corrisponde a circa 4 euro.
Nel corso dei mesi successivi, la strategia di diffusione si è ampliata notevolmente, portando OpenAI a rendere il servizio disponibile via via in un numero sempre maggiore di nazioni, fino a coprire attualmente oltre 150 Paesi in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il mercato italiano, il posizionamento di prezzo è differente rispetto al lancio indiano: il costo mensile per accedere a ChatGPT Go è stato fissato a 8 euro al mese, ovvero il doppio rispetto alla tariffa proposta inizialmente nel subcontinente indiano.
Gli utenti italiani interessati a effettuare l’upgrade possono già trovare questa opzione attiva, selezionabile direttamente nella schermata riservata agli abbonamenti disponibili sulla piattaforma.
Analizzando nel dettaglio l’offerta, questo abbonamento include tutto ciò che è già presente nel piano Free, ma ne estende significativamente le potenzialità attraverso la rimozione di diversi paletti.
Il piano garantisce un accesso esteso a funzionalità cruciali come la generazione di immagini e i caricamenti di file, oltre a potenziare l’accesso all’analisi avanzata dei dati. Un aspetto particolarmente interessante per chi cerca un’interazione più fluida riguarda la memoria, ampliata per consentire al sistema di fornire risposte più personalizzate basate sulla storia dell’utente.
Inoltre, l’abbonamento sblocca l’accesso a progetti, attività e ai cosiddetti GPT personalizzati, strumenti che permettono di verticalizzare l’uso dell’intelligenza artificiale su compiti specifici.
Tuttavia, è necessario segnalare una specifica tecnica rilevante che riguarda il modello linguistico sottostante. Sebbene il piano estenda i limiti generali di conversazione e caricamento, esiste una nota riguardante il “motore” del sistema: gli abbonati a ChatGPT Go, così come gli utenti gratuiti, potranno interagire solamente con il modello GPT-5.2 Instant.
Si tratta del modello più economico tra quelli messi a disposizione da OpenAI, limitando di fatto l’accesso alle versioni più potenti di GPT-5.
Quindi, con una spesa contenuta di 8 euro, l’utente ottiene un’esperienza d’uso più libera e ricca di funzionalità accessorie, pur rimanendo all’interno di un perimetro tecnologico definito dal modello “Instant“.