ChatGPT introduce le pause durante l'utilizzo: cosa cambia per gli utenti

OpenAI aggiorna ChatGPT con notifiche per le pause, tutela la salute mentale e rafforza la privacy. Scopri tutte le novità e i consigli degli esperti.
ChatGPT introduce le pause durante l'utilizzo: cosa cambia per gli utenti

In un contesto in cui l’Intelligenza Artificiale è diventata un elemento sempre più centrale nella vita quotidiana, le aziende leader del settore sono chiamate a ripensare il proprio approccio, ponendo maggiore attenzione al benessere degli utenti.

Recentemente, OpenAI ha introdotto una serie di aggiornamenti per il suo popolare chatbot, ChatGPT, con l’obiettivo di ridurre il rischio di comportamenti compulsivi e promuovere una migliore salute mentale degli utenti.

Uno degli elementi chiave di questo aggiornamento è rappresentato dai break reminders, ovvero dei promemoria intelligenti che invitano l’utente a prendersi una pausa durante conversazioni particolarmente lunghe o intense con il chatbot. La funzione nasce dalla crescente consapevolezza che strumenti come ChatGPT possono diventare, per alcuni utenti, un sostituto di relazioni sociali reali o persino di figure professionali come terapeuti, con tutti i rischi che ne conseguono in termini di dipendenza e isolamento.

Le misure per evitare un utilizzo troppo intenso di ChatGPT

Secondo quanto comunicato da OpenAI, il successo di questi strumenti non sarà più misurato in base al tempo che l’utente trascorre sulla piattaforma, ma piuttosto sulla capacità di soddisfare i bisogni reali e specifici degli utenti stessi. “Invece di misurare il successo dal tempo speso o dai clic, ci interessa di più se lasciate il prodotto avendo fatto ciò per cui siete venuti”, si legge nel comunicato ufficiale.

L’introduzione delle notifiche anti-dipendenza rappresenta solo una delle novità dell’ultimo aggiornamento. Oltre ai break reminders, ChatGPT è stato dotato di algoritmi più raffinati per individuare segnali di disagio psicologico. In presenza di tali segnali, il sistema è ora in grado di indirizzare l’utente verso risorse certificate e professionali, contribuendo così a prevenire situazioni potenzialmente critiche.

Inoltre, il chatbot è stato istruito a rispondere con maggiore cautela a domande e richieste relative a decisioni di vita importanti, evitando di fornire consigli troppo diretti in ambiti delicati.

Questi aggiornamenti arrivano in un momento particolarmente delicato per il settore dell’AI in cui la rapidissima diffusione di chatbot avanzati solleva interrogativi etici e pratici su temi come la privacy. Sempre più utenti, infatti, si affidano a questi strumenti per ricevere supporto emotivo o per affrontare questioni personali, talvolta trascurando i limiti tecnologici e i rischi associati.

La dottoressa Anna Lembke, esperta di dipendenze della Stanford University, sottolinea come i break reminders possano essere utili soprattutto per chi non ha ancora sviluppato una vera e propria dipendenza, mentre risultano meno efficaci per chi già manifesta comportamenti compulsivi.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti