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Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, il lancio di HomeOS, il nuovo sistema operativo per la casa intelligente di Apple, sarebbe stato posticipato. Previsto inizialmente per la WWDC 2025, il debutto ufficiale è ora previsto a marzo 2026. La decisione è stata presa a causa di ritardi nello sviluppo delle funzionalità avanzate di Siri, elemento cruciale del nuovo ecosistema smart home che il colosso di Cupertino sta progettando.
Siri e Thread al centro di HomeOS
Siri, l’assistente vocale evoluto di Apple, sarà il cuore pulsante di HomeOS. La nuova versione potenziata dall’AI offrirà capacità di comprensione contestuale, dialoghi conversazionali simili a quelli dei moderni chatbot e un sistema di suggerimenti proattivi in tempo reale. Queste funzionalità saranno alimentate dall’infrastruttura di intelligenza artificiale di Apple, progettata per creare un ambiente domestico realmente interconnesso e intelligente. La strategia punta a rendere l’interazione con i dispositivi domestici più naturale e intuitiva, portando l’esperienza utente a un livello superiore.
Parallelamente, l’azienda sta lavorando su nuovi dispositivi hardware nei quali integrare il sistema operativo. Tra le novità in sviluppo si parla di un hub centrale, simile a un iPad, che permetterà di gestire climatizzazione, sicurezza e automazione della casa. Inoltre, le indiscrezioni suggeriscono l’introduzione di un braccio robotico con display orientabile, pensato per offrire interazioni più fluide e naturali con gli utenti.
Un altro aspetto chiave del progetto è l’adozione del protocollo Thread, una tecnologia che consente la creazione di reti mesh robuste tra i dispositivi dell’ecosistema smart home. Questo protocollo è già supportato (almeno a livello hardware) da diversi prodotti di Apple, tra cui iPhone, HomePod e Apple TV, e sta guadagnando popolarità anche tra i produttori di terze parti. L’uso di Thread promette di migliorare l’affidabilità e la velocità di comunicazione tra i dispositivi domestici, creando un’infrastruttura solida e interoperabile.
Inoltre, Apple ha deciso di aprire il proprio Foundation Models Framework agli sviluppatori, un passo significativo verso la personalizzazione delle applicazioni di domotica. Questa apertura consentirà alla community di integrare l’intelligenza artificiale nelle proprie soluzioni, ampliando le possibilità di innovazione nel settore della casa intelligente. Grazie a questa mossa, gli sviluppatori potranno creare applicazioni personalizzate che sfruttano appieno le potenzialità di HomeOS, contribuendo a un’esperienza domestica sempre più su misura per le esigenze degli utenti.
HomeOS: si punta a marzo 2026
L’obiettivo finale di Apple con HomeOS è realizzare un sistema unificato che colleghi dispositivi, servizi e intelligenza artificiale in un’unica piattaforma integrata. Questo approccio punta a offrire un controllo domestico interoperabile, compatibile con prodotti di diversi marchi, ma che al contempo sfrutti l’integrazione nativa tra hardware e software dell’azienda.
Con questa strategia, Apple mira a rafforzare la propria presenza nel mercato della domotica, proponendo un’alternativa più completa e integrata rispetto alle soluzioni concorrenti. Tutto ciò, però, si sta mostrando più difficile da realizzare di quanto inizialmente non si pensasse. Il rinvio del lancio di HomeOS potrebbe deludere gli appassionati, tuttavia evidenzia l’impegno di Apple nel garantire un prodotto all’altezza delle aspettative.